Potenza, politiche attive per il lavoro e aiuti ai più poveri

“Dobbiamo mettere in campo misure attive per il lavoro per rilanciare l’economia lucana ma nel frattempo non possiamo dimenticarci di quel pezzo della società lucana che non ce la fa. Non vogliamo fare assistenzialismo ma attivare misure di sostegno che traghettino verso il reinserimento lavorativo. Ci sono poveri lucani di cui dobbiamo farci carico e nel frattempo dobbiamo necessariamente mettere in campo un serio programma di politiche attive per il lavoro e per uscire dalla crisi”. Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, intervenendo all’assemblea organizzata dalla Cgil sul tema “Conoscenza, Giovani, Lavoro: scuola università e ricerca per il futuro della Basilicata”, a cui ha partecipato anche il segretario nazionale della Cgil, Susanna Camusso. E proprio rivolgendosi alla rappresentante della Cgil, il governatore lucano ha sottolineato la necessità di azioni condivise con sindacati e imprese, dando avvio a un tavolo di concertazione e condivisione. “Dobbiamo abbracciare una politica di programmazione mettendo da parte la politica del consenso – ha evidenziato Pittella – perché qui nessuno ha la bacchetta magica ma ognuno di noi, nel rispetto del proprio ruolo e delle proprie funzioni, deve contribuire al rilancio della regione. Abbiamo bisogno di concertazione e discussione anche accesa per trovare le soluzioni, perché tra cinque anni o diamo alla Basilicata la carta d’identità per l’Europa o ci assegneranno il certificato di non sana e robusta costituzione. Ecco perché il tavolo di ‘Basilicata 2020’ si apre alla concertazione con le associazioni, le imprese e i sindacati, perché in questa rivoluzione democratica ognuno è chiamato a dare il suo contributo e a fare la sua parte”. Il governatore ha poi rimarcato la volontà di continuare ad investire nella formazione e nella ricerca. “Vorrei – ha detto Pittella – che la Basilicata fosse un hub di ricerca dove gli enti coinvolti siano pronti a collaborare e investire, in un progetto di crescita condiviso”. Pittella ha anche sottolineato la necessità di recuperare ulteriori risorse dalle estrazioni petrolifere, sia per gli investimenti nel campo della formazione e della ricerca, sia per il superamento del divario infrastrutturale che penalizza la Basilicata. “Sul petrolio – ha detto – dobbiamo recuperare la nostra centralità ed è per questo che chiederemo che le royalties vengano escluse dal Patto di stabilità. Quando non si possono mettere in circolo risorse, non si possono garantire servizi e lavoro”. Oltre allo “sblocco” delle royalties, il presidente Pittella immagina un altro tentativo per rimettere in moto l’economia, da ricercare all’interno della ‘ingegneria finanziaria’. “Dobbiamo valutare la possibilità di un mutuo ventennale che ci consenta di recuperare nell’immediatezza i fondi rinvenienti dalle royalties che comunque spetterebbero alla Basilicata ma che potremmo mettere in circolo ora che è il momento della necessità. Io non voglio trattare con le compagnie petrolifere qualche posto di lavoro, per essere poi ‘legato mani e piedi’ per anni, ma voglio trattare con il governo nazionale le risorse maggiori, e la possibilità di utilizzarle per la sopravvivenza e lo sviluppo della Basilicata”.