Firenze, cognome della madre ai figli una questione di civiltà

“A pochi giorni dalla sentenza di Strasburgo che ha condannato l’Italia per la consuetudine di trasmettere unicamente il nome di famiglia paterno e dopo le parole del premier Enrico Letta a favore di un’innovazione della legislazione, Governo e Parlamento sono già al lavoro. E questo potrebbe accorciare significativamente i tempi per l’attesa riforma del codice civile, così come ormai da tempo chiedono donne e associazioni che anche sul web hanno lanciano tale proposta”. Così la presidente della commissione Pari opportunità Maria Federica Giuliani ha commentato. “Molte donne hanno aggiunto sui profili facebook entrambi i cognomi come protesta simbolica affinché anche il nostro Paese riconoscesse alle madri il diritto di dare il proprio cognome ai figli. Una questione di civiltà. Il Governo pur apprezzando l’iniziativa di deputati e senatori comunica di voler adeguarsi alla sentenza della Corte Europea attraverso un decreto legge. Nel frattempo con una alleanza trasversale anche Pd e Fi hanno presentato un disegno di legge per garantire la libertà di scelta di genitori e figli su questo fronte nonché sancire la possibilità per i coniugi di mantenere ciascuno il proprio cognome. La legge italiana – ha concluso Giuliani – ad oggi prevede la possibilità del doppio cognome, ma solo in presenza di «un’adeguata motivazione» ed un lungo iter”.