Santa Severina, ciclo di conferenze per una rilettura storico – archeologica dell’antica Siberene

  Oltre ai tradizionali appuntamenti culturali, quali Castelfiaba e Premio Siberene, l’Amministrazione comunale di Santa Severina, annoverata tra i “Borghi più belli d’Italia”,  presenta per tutto l’arco del 2014 un ciclo di conferenze e dibattiti  con la presenza di diversi  specialisti di vari settori della ricerca in campo storico, artistico, archeologico, architettonico. I seminari di studi,  che si avvalgono della consulenza dell’archeologa Marilisa Morrone, sono destinati rai cultori di Storia Patria, ai fruitori di cultura in genere, agli studenti, a quanti vogliano conoscere il territorio nel quale vivono. Questa nuova programmazione culturale è finalizzata – si legge in una nota –  a  “dare un senso ai prestigiosi titoli acquisiti dalla città, di riempirli di significati, di far si che abbiano ricadute positive, che non restino, insomma, riconoscimenti vuoti, meri fregi esteriori”. Insomma “una lettura aggiornata della storia siberenese, una riconsiderazione corretta di taluni manufatti, una soluzione fondata e attendibile di tematiche dibattute della sua storia, che sono rimaste, però, appannaggio di una élite di studiosi e che devono essere fruite anche da un pubblico più allargato.”  Il ciclo prenderà avvio il prossimo 1 febbraio con Mario Panarello, Storico dell’Arte dell’Università della Calabria  che parlerà di  “Marmi decorativi tra sei e settecento a Santa Severina e nella sua Metropolia.” Il 15 dello stesso mese toccherà ad Aleksandra Vlaovič, Storica dell’Arte sul tema “La cattedrale vecchia di Santa Severina, oggi Chiesa dell’Addolorata”; Nel mese di aprile, il 16, Gianfrancesco Solferino, Storico dell’Arte e Conservatore del complesso monumentale di S. Francesco a Ripa di Roma,  intratterrà su “La scultura lignea a Santa Severina e nei centri della vallata del Neto. Il 17 maggio Maurizio Carlo Alberto Gorra del Centro Studi Araldici, su “Il patrimonio araldico di Santa Severina: stemmi feudali, arcivescovili e non solo.”  Nei mesi  successivi, con data da stabilirsi, interverranno: Domenico Marino, Archeologo Direttore Coordinatore della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria parlerà di “Ricerche archeologiche recenti a S. Severina”.  Vincenzo Naymo, Docente di Storia Moderna dell’Università di Messina, illustrerà “I graffiti delle cucine del castello di Santa Severina: un’ipotesi interpretativa”. Enzo D’Agostino, Storico della Chiesa e Deputato di Storia Patria per la Calabria su “La Metropolia di Santa Severina in età medievale”. Francesco Caglioti, Ordinario di Storia dell’Arte dell’ateneo “Federico II” di Napoli fermerà l’attenzione su “Le tombe dei Carafa di Santa Severina in San Domenico Maggiore a Napoli e il loro autore”. L’Arch. Pasquale Lopetrone, Funzionario della Soprintendenza per i Beni Architettonici ed Ambientali delle province di Cosenza e Crotone, offrirà una trattazione su “Il battistero bizantino di Santa Severina: rapporti e proporzioni architettoniche” e l’archeologo Francesco Cuteri, sugli “Insediamenti rupestri nel territorio di Santa Severina”. Concluderà il ciclo degli incontri culturali, nel mese di novembre, l’archeologa Marilisa Morrone,  con “Problemi urbanistici di Santa Severina medievale.