Roma, 100 mila firme per la stabilizzazione del precariato

Il prossimo venerdì 10 gennaio alle ore 15.00 in via degli Straderari, 2 lo Snadir – Sindacato Nazionale Autonomo Insegnanti di Religione presenterà una petizione al Presidente del Senato per garantire e tutelare il lavoro degli insegnanti di religione.

Ad ottobre 2013 i deputati Fioroni, Moretti e Cimbro, dopo che la Camera ha cancellato la norma votata a larghissima maggioranza al Senato (239 voti a favore su 251) che stabiliva la trasformazione della graduatoria a seguito del concorso del 2004 degli insegnanti di religione in graduatoria ad esaurimento, hanno presentato un ordine del giorno per far si che il Governo inserisca in un prossimo provvedimento la proroga di validità della graduatoria di merito fino all’espletamento del nuovo concorso.

Perché ciò avvenga, in questi ultimi mesi lo Snadir ha raccolto più di 100 mila firme di insegnanti e cittadini per promuovere la petizione che verrà portata il prossimo venerdì al Senato. Un grido forte per rivendicare il diritto al lavoro degli insegnanti di religione che parimenti agli altri insegnanti, ogni giorno offrono agli studenti, alle famiglie un supporto culturale e morale.

Lo Snadir, insieme a tutti coloro che hanno sottoscritto la petizione, chiede la trasformazione dell’attuale graduatoria di merito a seguito del concorso (legge 186/2003; D.D.G. 2 febbraio2004) in graduatoria ad esaurimento, così come già avviene per le altre discipline e di  garantire la progressiva immissione in ruolo ai docenti di religione vincitori di concorso. Lo Snadir sottolinea e chiede, inoltre, che sia indetto ed espletato un  nuovo concorso per titoli ed esami riservato agli insegnanti di religione cattolica da svolgersi per i posti disponibili fino alla quota del 70% prevista dalla legge 186/2003; che sia attribuito all’insegnamento della religione cattolica un codice di classe di concorso o di abilitazione all’insegnamento, quale riconoscimento del nuovo status giuridico determinato dall’accesso nella scuola a mezzo di concorso pubblico (Legge n. 186/2003); che sia consentito la valutazione del servizio di religione nelle graduatorie ad esaurimento, l’accesso ai corsi per il conseguimento dell’abilitazione e dell’idoneità all’insegnamento e ai TFA speciali per altre discipline; che la valutazione periodica ed annuale dell’insegnamento della religione cattolica sia espressa secondo le modalità definite per tutte le altre discipline scolastiche.