Lucca, inaugurata la targa in memoria dei bombardamenti del 6 gennaio 1944

Si è svolta questa mattina nell’atrio della Stazione Ferroviaria di Lucca la cerimonia di scopertura della targa in memoria dei bombardamenti che il 6 gennaio 1944 sconvolsero la città. Erano le ore 13,07 quando 22 aerei B-26 Maruders del 319esimo Bomber Group, decollati dalla Sardegna in ottime condizioni di visibilità, sganciarono su S. Concordio 124 bombe da 500 libbre da quote comprese tra 9000 e 9900 piedi. Obiettivi alleati erano lo scalo ferroviario, l’azienda Italgas e le officine Lenzi (che rappresentavano una industria bellica all’avanguardia). La mira degli aerei americani fu pessima: vennero distrutte anche case e industrie civili e il quartiere di S. Concordio subì pesanti danni e la retorica fascista non mancò di far sfigurare il nemico. 25 i morti sotto le macerie, altre vi furono nei giorni successivi nei ricoveri cittadini. Si tratta di un’iniziativa voluta dal Comitato Comunale per il 70° anniversario della Liberazione, guidato dal Presidente del Consiglio Comunale Matteo Garzella, in collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza di Lucca e del Dopolavoro Ferroviario. Domani, Martedì 7 gennaio, alle ore 17 sempre nell’ambio delle iniziative legate al percorso verso il 70°anniversario della Liberazione, a Villa Bottini si terrà la presentazione del libro “Stazione di Lucca 6 gennaio 1944. Guerra, bombe e ricostruzione in lucchesia”, scritto dal giornalista Michele Citarella e pubblicato da Pacini Fazzi con gli interventi del Sindaco Alessandro Tambellini, del Presidente Garzella e del Direttore dell’Istituto Storico della Resistenza Gianluca Fulvetti. Con questo doppio appuntamento, si avviano così le iniziative volute dal Comune di Lucca e coordinate dall’apposito comitato costituitosi per celebrare il 70° anniversario della Liberazione e della fine del conflitto mondiale. Nel corso del 2014 e 2015 altri personaggi e luoghi della memoria del territorio comunale saranno valorizzati attraverso cerimonie commemorative. Il libro di Citarella è frutto di una minuziosa ricerca di archivio. Usando le carte dei fondi Prefettura e CLN dell’Archivio di Stato di Lucca, fonti ricchissime come i diari dei parroci, documenti ministeriali relativi alle Ferrovie e altri provenienti dagli archivi dell’aeronautica alleata (in particolare da, quello di Maxwell in Alabama), il lettore potrà conoscere non solo quello che accadde il 6 gennaio (evento che l’autore descrive usando con tatto e passione alcuni racconti di testimoni e sopravvissuti), ma anche particolari su altri bombardamenti avvenuti in Lucchesia (Ponte a Moriano, S. Margherita, Fornaci di Barga per la presenza della Smi), molte notizie sulla situazione politica, militare, sociale ed economica della Lucchesia dopo l’8 settembre 1943, l’organizzazione in città della difesa antiaerea, la dislocazione dei rifugi, ecc. Interessante, il capitolo sulla “guerra alle ferrovie” inscenata dai velivoli alleati, per colpire quello che era diventato per i tedeschi uno strumento bellico, visto che posizionavano e nascondevano nelle gallerie vagoni carichi di materiale bellici e facevano muovere sulle tratte lucchesi il famoso “treno armato” munito del cosiddetto “cannonissimo” (per le sue dimensioni) e il potente cannone Leopold. Ricchissimo, ancora il capitolo sulla ricostruzione, che dà conto di molti particolari sulla attività dei Cln della provincia, sulla ripresa della democrazia, e sulle variabili politiche che, ad esempio, portarono a privilegiare la ricostruzione della linea Lucca-Piazza al Serchio rispetto alla Lucca-Pontedera. Infine, il libro riporta anche molte fotografie della stazione di Lucca e di altri ponti e gallerie ferroviarie a margine del bombardamento. “Impegnarsi per la difesa della memoria non è un’operazione culturale fine a se stessa – scrivono il sindaco Alessandro Tambellini e il presidente del Consiglio Comunale Matteo Garzella nella prefazione del libro – mira infatti, utilizzando le parole dello storico Jacques Le Goff, a salvare il passato soprattutto per servire al presente e al futuro. Le iniziative che verranno realizzate nel corse dell’anno – aggiungono – saranno volte a valorizzare la memoria riguardante la Liberazione della città con l’obiettivo di commemorare e riscoprire gli avvenimenti che caratterizzarono il nostro passato, non solo per evitare che tali cadano nell’oblio, ma soprattutto per attualizzarne il significato a beneficio della collettività e soprattutto delle nuove generazioni”. CENNI BIOGRAFICI Michele Citarella (Napoli, 1982) è laureato in Scienze Politiche e lavora presso Rete Ferroviaria come addetto alla sicurezza sul lavoro. Appassionato di storia, è attivo nel quartiere di S. Anna in diverse attività culturali e sociali e collabora con “Il Tirreno” e “www.dilettantilucca.it”. E’ questa la sua quarta pubblicazione. Ha già pubblicato: “Notizie Storiche cronologiche sul quartiere di S. Anna” (con il Comune di Lucca), “Soluzioni sociali ed economiche a Castelnuovo nelle proposte del sindacalista Pietro Paolo Giannasi” (edito dalla CISL) e “Storie delle linee ferroviarie Lucchesi” (Pezzini Editore).