Firenze, Giacomo Trinci vince il Premio Betocchi

E’ il poeta pistoiese Giacomo Trinci il vincitore della XII edizione del Premio letterario internazionale Carlo Betocchi – Città di Firenze, dedicato al grande poeta e scrittore italiano, considerato una sorta di guida morale tra gli ermetici. La cerimonia di consegna del premio si svolgerà domani a Palazzo Vecchio, alle 16 in Sala d’Arme, alla presenza dell’assessore alla cultura Sergio Givone e della senatrice Rosa Maria Di Giorgi, presidente del Centro studi e richerche Carlo Betocchi. Trinci è poeta e traduttore e ha pubblicato varie raccolte di poesie, tradotte in arabo e spagnolo, ed è stato più volte finalista al premio Viareggio. Nella motivazione del premio si legge che “dalla sua raccolta d’esordio del 1994, ‘Cella’, al suo ultimo libro ‘Inter nos’, l’opera poetica di Giacomo Trinci si situa di diritto a quel denso discrimine in cui l’agnizione di una propria immagine di uomo abitato dalla poesia e fattosi voce della poesia stessa coinvide perfettamente con una sorta di grande riconoscimento del mondo: una agnizione integrale e profonda, tra corpo e anima, drammatica e gioiosamente esaltante, carica di contraddizioni, ambiguità e inspiegabilità, ma anche dotata di contraddizioni, ambiguità e attrazioni inderogabili, resistenti appassionamenti e intraviste possibilità di riscatto”. Il Premio internazionale di poesia intitolato a Carlo Betocchi nacque a Piombino nel 1982, fondato da Carlo Betocchi stesso. Nella sua stagione piombinese il Premio è stato assegnato un anno alla poesia e l’anno successivo alla narrativa, con un’alternanza che ha caratterizzato tutte le sue edizioni. A partire dalla quarta fu aggiunta una sezione dedicata a uno studioso straniero la cui opera avesse contribuito in maniera significativa alla divulgazione nel proprio paese della letteratura italiana. Hanno fatto parte della giuria originaria del Premio, oltre ai due fondatori, Sauro Albisani, Giorgio Cusatelli, Luciano Erba, Luciano Luisi, Davide Puccini, Elena Clementelli, Guglielmo Petroni, Giuliano Manacorda. Alla presidenza si sono succeduti Carlo Betocchi, Guglielmo Petroni, Giuliano Manacorda. Per la poesia sono stati premiati, tra gli altri, Giorgio Caproni, Mario Luzi, Alessandro Parronchi, Anna Maria Ortese, Orazio Costa, Silvio Ramat, Margherita Guidacci. Dopo l’edizione del ’99 il Premio conobbe una battuta d’arresto per problemi di carattere finanziario, ma grazie all’iniziativa di un Comitato promotore voluto da Raffaello Torricelli e avallato da personaggi del mondo culturale fiorentino come Luigi Baldacci e Francesco Gurrieri, il Premio ha potuto risorgere a Firenze, sostenuto dal contributo dall’Ente Cassa di Risparmio. La manifestazione ha il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze e si svolge in collaborazione col Dipartimento d’Italianistica dell’Università e con il Gabinetto Vieusseux, dove è conservato l’archivio del poeta. La prima presidenza onoraria del Premio fiorentino fu assegnata a Mario Luzi. Hanno fatto parte della giuria Sauro Albisani, Anna Dolfi, Enrico Ghidetti, Giorgio Luti, Gloria Manghetti, Giovanna Vizzari. In seguito la presidenza è stata ricoperta da Enrico Ghidetti e i giurati sono stati Sauro Albisani, Anna Dolfi, Gloria Manghetti, Marco Marchi. Le edizioni fiorentine del Premio hanno visto succedersi i seguenti vincitori: Franco Buffoni, Edoardo Sanguineti, Maria Luisa Spaziani, il poeta canadese Douglas Lochhead, Giuseppe Conte, Elio Pagliarani, Renzo Gherardini, Roberto Vecchioni, Patrizia Valduga, Sandro Lombardi e Mariella Bettarini.