Roma, la guerra emozioni in bianco e nero al Museo

Una selezione di 78 immagini del grande fotoreporter di guerra e padre del fotogiornalismo è in mostra a Palazzo Braschi fino al 6 gennaio 2014, in occasione del settantesimo anniversario dello sbarco degli Alleati.

“Robert Capa in Italia 1943-1944”, allestita nei nuovi ambienti del palazzo, destinati esclusivamente alle mostre temporanee, è stata ideata dal Museo Nazionale Ungherese di Budapest, Fratelli Alinari, Fondazione per la Storia della Fotografia in occasione dell’Anno Culturale Ungheria Italia 2013 che coincide con il centenario della nascita di questo grande maestro della fotografia del XX secolo (1913–1954). Cura la mostra Beatrix Lengyel. Dopo la tappa romana, la mostra sarà allestita al Museo Nazionale Alinari della Fotografia di Firenze (dal 10 gennaio al 30 marzo 2014).

Ungherese, esiliato nel 1931, inizia la sua attività di fotoreporter a Berlino e diventa famoso per le sue fotografie scattate durante la guerra civile spagnola dal 1936 al 1939. In Italia come corrispondente di guerra, ritrae la vita dei civili, i paesi in rovina, i soldati tra le macerie, cogliendo sempre gli aspetti umani di luoghi, cose e persone dentro il conflitto. Dallo sbarco in Sicilia fino ad Anzio, il viaggio fotografico di Capa in Italia copre un periodo che va da luglio 1943 a febbraio 1944.

“Capa – disse John Steinbeck in occasione della pubblicazione commemorativa di alcune foto – sapeva cosa cercare e cosa farne dopo averlo trovato. Sapeva, ad esempio, che non si può ritrarre la guerra, perché è soprattutto un’emozione. Ma lui è riuscito a fotografare quell’emozione conoscendola da vicino.”

D’altra parte i teatri di guerra furono il luogo della sua vita e della sua professione per quasi quarant’anni – la guerra civile spagnola, quella sino-giapponese, la seconda guerra mondiale, la guerra arabo-israeliana del 1948 e la prima guerra d’Indocina; in essi e su di essi ha scattato oltre settantamila foto. Da questo enorme patrimonio, custodito a New York, all’International Center of Photography, il fratello Cornell e il biografo Whelan hanno selezionato 937 foto tra le più significative e le hanno riunite in tre serie identiche – le master Selection I, II e III – conservate a New York, Tokyo e Budapest.

La mostra è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica. Partner dell’iniziativa sono anche il Ministero delle Risorse Umane d’Ungheria, il Fondo Nazionale Culturale, l’Istituto Balassi – Accademia d’Ungheria a Roma e l’Ambasciata di Ungheria a Roma.