Cassandra, conclude Teatri di Pietra a Mothia e Vassallaggi

ph: (C)2008 fabiostassi.itSarà Elisabetta Pozzi, considerata una tra le migliori interpreti del teatro classico a livello nazionale, a concludere la rete dei Teatri di Pietra nei siti di Mothia (Masala, Tp) e Vassallaggi (a San Cataldo, Cl) il prossimo fine settimana. L’attrice metterà in scena – sabato 17 agosto, alle ore 21.30, nell’area archeologica di Vassallggi (San Cataldo, Cl) e domenica 18 agosto, alle ore 19.30, sull’Isola di Mothia (Marsala- Tp) – lo spettacolo “Cassandra”, un lavoro dedicato ad una figura tra le più enigmatiche e fragili del mondo classico‚ in una drammaturgia ricca di suggestioni.

Attraverso il mito di Cassandra si giunge all’idea di una consapevolezza “solitaria” del percepire l’imminente‚ quasi a suggerire l’esistenza di una empatia universale‚ in cui la tragedia non è quanto avviene‚ ma l’ “impotenza” a comunicarlo.

Una messa in scena che prosegue l’esperienza di “Sorelle di Sangue – Crisotemi” e che si è caratterizzata per l’uso di diversi codici espressivi‚ la musica‚ la danza e la parola – per restituire una lirica del tragico, scarna ed essenziale- in cui la contemporaneità “passa” attraverso l’interprete, diventando significato del presente.

 La figura di Cassandra ha sempre affascinato Elisabetta Pozzi, ma l’ha anche turbata allo stesso tempo. Profetessa non creduta, ha suggerito all’attrice una visione di un personaggio estremamente vivo che può arrivare ai giorni nostri per raccontarci qualcosa che ci riguarda molto da vicino.

 La consapevolezza (ora come allora ) degli errori commessi nel passato dai Padri, porta Cassandra ad essere talmente cosciente e lucida sul futuro che avverte l’inadeguatezza del linguaggio per dire del vivere nel presente all’ombra della distruzione.

Questa nuova Cassandra è una donna contemporanea che  attraverso un viatico  “straordinario” ripercorre la veggenza inevitabile della conoscenza attraverso il mito   e  attraverso il racconto di questi si fa ella stessa Cassandra‚ ritrova le sue parole che pian piano diventano parole di oggi ‚ il racconto di un mondo in cui la proliferazione di una tecnologia spesso distruttiva annulla il futuro‚ elimina ogni visione e prospettiva.

Lo spettacolo è costruito su una drammaturgia curata da Elisabetta Pozzi e Aurelio Gatti (che cura anche la parte coreografica)‚ su testi di Eschilo‚ Euripide‚ ma anche Christa Wolf‚ Wislawa Szymborska‚  Baudrillard  e con i contributi originali di Massimo Fini. Musiche e ambienti sonori di Daniele D’Angelo.

 Profetessa inascoltata‚  ancora bambina‚ alla nascita di Paride predisse il suo ruolo di distruttore della città‚ profezia non creduta da Priamo ed Ecuba ma confermata da Esaco‚ interprete di sogni‚ che consigliò ai sovrani di esporre il piccolo sul monte Ida.  Paride però si salvò e quando divenne adulto tornò a Troia per partecipare ai giochi e durante la competizione‚ fu riconosciuto dalla sorella‚ che chiese al padre e ai fratelli di ucciderlo‚ scatenando la reazione contraria e facendo ritornare il giovane Paride al suo rango originale di principe. Profetizzò sciagure quando il fratello partì per raggiungere Sparta‚ predicendo il rapimento di Elena e la successiva caduta di Troia. Ritenuta una delle più belle fra le figlie di Priamo ebbe diversi pretendenti. Quando il cavallo di legno fu introdotto in città‚ rivelò a tutti che al suo interno vi erano soldati greci‚ ma rimase inascoltata.  Solo Laocoonte credette alle sue parole e si unì alla sua protesta‚ venendo per questo punito dal dio Poseidone‚ che lo fece uccidere da due serpenti marini assieme ai figli.

Lo spettacolo, una produzione Mistras- Mda Produzioni Danza, conclude Teatri di Pietra a Vassallaggi, sito che ospita per il secondo anno la rete nazionale e che ha registrato il tutto esaurito ad ogni replica; e a Mothia, dove Teatri di Pietra è stata organizzata con il sostegno della Fondazione Whitaker e il benestare della Sovrintendenza di Trapani. A Mothia  è stato registrato un crescendo di pubblico che ha apprezzato l’offerta differenziata della rassegna che ha spaziato dalla tragedia alla commedia fino al  teatro-danza. Il plauso ricevuto a Mothia, unico sito in cui gli spettacoli vengono messi in scena al tramonto per assicurare una maggiore suggestione al pubblico, fa ben sperare per le prossime edizioni: c’è infatti una dichiarata volontà di ripetere e ampliare l’offerta dei Teatri di Pietra in questo sito di rara bellezza.

 La rassegna Teatri di Pietra Sicilia, ideata da Capua Antica Festival e diretta da Aurelio Gatti, quest’anno è stata  promossa direttamente dai Comuni coinvolti con il sostegno dall’Associazione Teatri di Pietra Sicilia e Capua Antica Festival, in collaborazione con numerosi enti e organismi culturali di pregio come appunto la  Fondazione Whitaker il FAI di Agrigento e il Polo Museale Pepoli di Trapani.

Lo spettacolo “Cassandra” sarà poi ospitato il 19 agosto nello splendido scenario della Valle dei Templi di Agrigento, all’ombra del Tempio di Giunone, per  una data che esula dal calendario dei Teatri di Pietra.