Roma Capitale non sa affrontare la questione asili nido

Pensare che la cronica carenza di posti disponibili negli asili nido comunali si possa risolvere con un bando al ribasso per otto nidi a gestione privata è la dimostrazione che Comune di Roma non abbia idea di come affrontare uno dei temi più importanti del welfare cittadino, uno degli aspetti su cui si misura il grado di civiltà e il livello di qualità della vita in una città al passo con i tempi”.

Lo afferma Emanuela Droghei, responsabile per le Politiche sociali del Pd Roma.

“E’ preoccupante affidarsi per un tema così delicato a un bando  con una tariffa base d’asta minore di quella già considerata illegittima dall’AVCP, e soggetta oltretutto a ribasso. E’ chiaro – continua Droghei –  che questo rischia di avere ripercussioni sulla qualità del servizio, ma anche sulla tutela dei lavoratori e delle imprese: gli enti, per partecipare a questo bando, si troverebbero infatti nell’impossibilità di applicare il Contratto collettivo nazionale di lavoro”.

“Si tratta di una risposta frettolosa dell’amministrazione comunale, che vorrebbe dare segni di vitalità proprio alla scadenza del mandato del sindaco, scaricando i problemi su chi verrà dopo di lui, e stravolgendo il senso delle indicazioni che vengono dalle normative nazionali e regionali. Le tariffe – conclude Droghei – devono essere adeguate, come del resto già avviene per i nidi in convenzione, e rispettose dei diritti dei lavoratori, della par condicio per le imprese e della qualità dei servizi”.