Concordia, Isola del Giglio parte civile Comune chiede 80 milioni

E’ la richiesta del legale dell’Ente nella costituzione di parte civile nell’udienza preliminare a Grosseto, nel corso della quale si dovranno esaminare le richieste di rinvio a giudizio a carico di Francesco Schettino e altri 5 indagati fatte dalla Procura al termine delle indagini sul naufragio della nave Costa Concordia all’Isola del Giglio. Il Gup Molino ha previsto udienze fino al 24 aprile.

“Da come eravamo partiti è stata fatta tantissima strada e sempre meno appare Schettino come capro espiatorio. Schettino sbagliò a fidarsi troppo della gestione della Costa Crociere ed emerge sempre più che è un uomo che ha avuto un incidente sul lavoro, non lo si può criminalizzare”. Lo ha detto in una pausa dell’udienza preliminare uno dei difensori di Francesco Schettino, l’avvocato Francesco Pepe, attribuendo delle responsabilità del naufragio al Giglio alla Compagnia Costa Crociere.

“Abbiamo provato che Schettino aveva dato disposizioni per tenere la nave a distanza di un km dallo scoglio, che ci fu un errore del timoniere, che non abbandonò la nave” e altre circostanze. Invece per mesi questa vicenda “é stata gestita in modo terribile”, ha continuato l’avvocato Pepe, facendo apparire Schettino come “uno impazzito che condusse la nave contro gli scogli”.