Corleone, liberare i boss della mafia

Frasi choc a distanza di pochi giorni dal ventennale dell’uccisione di Borsellino e Falcone. Scritte impresse sulle mura della chiesa del Malpasso, a Corleone, la patria dei boss che hanno “insanguinato” la seconda metà del novecento in Sicilia. “Liberare i boss della mafia”. Una frase ben precisa impressa nel paese di Totò Riina (in foto) e Bernardo Provenzano, pochi giorni dopo i funerali di stato di Placido Rizzotto, sindacalista della Cgil ucciso 64 anni fa, celebrati nel duomo alla presenza del Presidente della Repubblica.

I movimenti locali hanno chiesto hanno chiesto al Comune di Corleone di cancellare immediatamente quella scritta. Scritte inneggianti il latitante Matteo Messina Denaro recentemente erano state trovate a Castelvetrano e nei pressi dell’autostrada Palermo-Mazara del Vallo. Una nuova strategia della mafia per attirare consensi in un periodo di forte crisi economica? Qualsiasi sia la spiegazione rimane un dato inquietante: la “mafia” continua a vivere…