Vibo Valentia, terremoto politico l’Udc ritira gli assessori

Per lo scudo crociato occorre analizzare le criticità e superarle. Per mettere le “cose” in chiaro a palazzo Luigi Razza l’Udc ha ritirato i suoi tre assessori. “Se ciò dovesse portare ad aggregazioni di assessorati o quant’altro si riterrà – ha evidenziato l’assessore regionale Francescantonio Stillitani – noi siamo pronti a fare la nostra parte. Deciderà il sindaco”. Una frase quest’ultima che non sta a indicare il “gioco in difesa” dell’Udc, ma il rispetto per un accordo programmatico siglato al ballottaggio, in quanto il partito non è disposto ad accettare supinamente decisioni non condivise, bensì intende essere protagonista dell’azione amministrativa.

Spetterà poi al PdL valutare se l’azione di rilancio che l’Udc indicherà sarà da condividere o meno, anche se l’obiettivo dello scudo crociato è quello di sollecitare il sindaco a concentrare il massimo impegno della sua amministrazione su problemi importanti e prioritari.

Nel caso in cui le proposte non dovessero essere accolte (a cominciare da quella dell’apertura di un tavolo di confronto) allora le strade si divideranno e l’Udc uscirà dalla coalizione.

Una posizione chiaramente illustrata dall’assessore regionale al Lavoro al quale il comitato cittadino ha dato mandato di esporre la linea dell’Udc in merito alle vicende riguardanti palazzo “Luigi Razza”. Presente il consigliere regionale Ottavio Bruni, il segretario provinciale Iconio Massara, il segretario cittadino Bruno Greco, gli assessori Sabatino Falduto, Salvatore Bulzomì, Mario Di Fede e consiglieri comunali, Stillitani ha più volte battuto sui punti “unità” e “coesione”. “Il partito ha le sue regole e vanno rispettate. La linea è unica e condivisa e il concetto è stato sottolineato venerdì sera nel corso di una riunione del comitato cittadino. Abbiamo trovato una sintesi fra noi e le dimissioni consegnate dai tre assessori ai vertici del partito ne sono una dimostrazione”.

In attesa di un chiarimento con PdL e sindaco lo scudo crociato pensa al da farsi nell’ottica di un rilancio dell’azione amministrativa. E considerato che tutta la positività di fatto non viene recepita all’esterno, allora su proposta del segretario cittadino Greco, l’Udc ha programmato una serie di incontri con la gente – “Proteste-proposte”– al fine di cogliere le istanze della comunità sul campo e cercare di dare risposte concrete. Al contempo “proteste e proposte” potranno essere indirizzate direttamente al partito attraverso una email. Iniziative che si stanno mettendo a punto nel tentativo di ricucire il rapporto sfilacciato con la città e, al tempo stesso, preparare il terreno per le prossime elezioni.