Catania, riflettori accesi per salvare le due massime istituzioni culturali

“E’ una lesione grave e intollerabile a cui la città di Catania si prodiga unita, per salvare queste due grandi e nobili istituzioni culturali, vero presidio e garanzia per una crescita sana, libera e forte delle coscienze dei cittadini di oggi e di domani. Manterremmo accesi i riflettori su una vicenda che non può concludersi con tagli di questa dimensione che sono un oltraggio per la cultura siciliana e su questo non faremo sconti a nessuno. Mi conforta avere trovato nei numerosi parlamentari regionali intervenuti, senza distinzione di schieramento partitico o politico, disponibilità concreta per un percorso condiviso, utile a fare fronte alla gravissima situazione che mette a repentaglio le attività culturali in corso e quelle future, oltre a diverse centinaia di posti di lavoro. Queste ulteriori decurtazioni ai trasferimenti regionali sono di fatto insostenibili per mantenere un livello elevato di produzione culturale com’è nella tradizione di eccellenza sia del Teatro Massimo Bellini che del Teatro Stabile e noi non intendiamo rinunciarci. Le soluzioni vanno trovate a ogni costo. Insieme alle organizzazioni sindacali e ai vertici di Teatro Massimo Bellini e Teatro Stabile monitoriamo la situazione all’Ars già a partire dalla ripresa dei lavori dell’aula di mercoledì 9 maggio per informare correttamente la pubblica opinione e i cittadini di quanto accade”.
Lo ha detto il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli presiedendo una riunione con i tecnici, gli artisti, i vertici aziendali e sindacali del TMB e del Teatro Stabile di Catania oltre a una folta rappresentanza di parlamentari regionali eletti a Catania.