Nasce Albergo Diffuso della Laguna di Grado

Presentato questa mattina presso il palazzo dell’Assessorato alle Attività produttive di Trieste, alla presenza dell’Assessore Federica Seganti, del Sindaco di Grado(Go) Edoardo Maricchio e del presidente della Cooperativa Albergo Diffuso della Laguna d’Oro, Enzo Tirelli, l’Albergo Diffuso della Laguna di Grado. Quella del 2012 sarà la prima stagione dell’Albergo Diffuso della Laguna di Grado: nella mattinata di sabato 28 aprile, infatti, verrà inaugurato ufficialmente presso l’Isola di Anfora alla presenza delle autorità Regionali, Provinciali e Comunali il grande progetto volto ad intercettare nuovi segmenti di turismo per l’Isola del Sole del Friuli Venezia Giulia. Grado diventa così la prima destinazione turistica in Italia e in Europa a proporre l’albergo diffuso in ambiente lagunare: un turismo sostenibile, ecologico e non invasivo per dar modo di sperimentare in prima persona la vita della laguna in tutti i suoi aspetti. L’albergo diffuso della laguna offrirà oltre 56 posti letto, grazie alla ristrutturazione e riqualificazione in chiave eco-compatibile dei tradizionali casoni e delle case del valligiano presenti nelle isole e nelle valli da pesca che compongono l’albergo, e sarà possibile da subito prenotare il proprio soggiorno via internet o via telefono presso un’unica reception centralizzata, quella di Porto San Vito a Grado. Il progetto dell’Albergo Diffuso della Laguna di Grado è stato finanziato attraverso il “Bando per il finanziamento di progetti di sviluppo turistico” dalla Regione Friuli Venezia Giulia per un totale di 2 milioni di euro ed è volto a coprire il 50% delle spese di riqualificazione dei casoni e degli edifici adibiti ad albergo delle isole di Porto Buso, di Anfora, la Valle Ghebo Vacche, la Valle Tirelli, i Casoni Turlavo, la Valle del Moro e la Valle Panera Rio d’Ara. “L’Albergo Diffuso della Laguna di Grado – sottolinea il Sindaco di Grado Edoardo Maricchio – rappresenta un modo moderno, innovativo e ecosostenibile di fare marketing turistico e quindi di attrarre nuovi turismi a Grado. Siamo convinti che la laguna sia una risorsa ricchissima del nostro territorio, che fino ad oggi non è stata promossa in modo adeguato: finalmente ora i casoni ristrutturati permetteranno di ospitare in modo consono coloro che vogliono fare una vacanza alternativa, in armonia con la natura, la storia e le tradizioni di Grado. Contiamo di attivare diverse sinergie sia in regione che fuori regione, in modo da coinvolgere anche la grande fetta del turismo internazionale che giunge ogni giorno a Venezia. Ringrazio gli operatori e la Regione per aver creduto in questo progetto che proietta Grado nel turismo del futuro”. “Quattro anni fa in pochi appassionati abbiamo cominciato a parlare di un turismo nuovo nella Laguna di Grado – aggiunge Enzo Tirelli, Presidente della Cooperativa Grado Albergo Diffuso Laguna d’Oro – un turismo “buono, bello e compatibile”. Ora, grazie alla collaborazione della Regione Friuli Venezia Giulia e del Comune di Grado, stiamo per inaugurare il primo esempio di albergo orizzontale in laguna: un modo originale di frequentare una delle ricchezze gradesi. Daremo così la possibilità agli ospiti di viverla anziché solo vederla, il modo migliore per trasmettere il nostro genius loci. Per le prenotazioni è già attivo il nostro sito internet: http://www.lagunadoro.it/”. Coloro che soggiorneranno nell’Albergo Diffuso della Laguna potranno vivere la vita dei pescatori del ‘900 e le molteplici attività che vi si possono praticare, scoprendo gli antichi usi gradesi, isolandosi dalla frenesia delle città e godendo della gastronomia tipica, per esempio con il Boreto alla graisana, accompagnato da polenta bianca e vino rosso. Meno di un secolo fa, infatti, tutta la vita dei gradesi si svolgeva nelle oltre 200 isole della laguna, lo testimonia il paesaggio disegnato da canali, valli da pesca e dai tanti casoni costruiti con enorme fatica dai pescatori. I casoni sono interamente costruiti con materiali reperibili in laguna (legno, fango, canna palustre), e fungevano inizialmente da riparo per i pescatori in continua spola tra la Laguna di Grado e Grado città. Oggi queste abitazioni sono la testimonianza più preziosa della storia della laguna e del rapporto equilibrato e rispettoso mantenuto dai graisani e il loro ambiente. Scenario incantevole d’indiscutibile bellezza e straordinaria ricchezza naturale, la laguna di Grado comprende inoltre due riserve naturali che ne custodiscono la biodiversità: la Riserva della Valle Cavanata, ampia valle da pesca, dichiarata zona umida di valore internazionale per le 260 specie di volatili migratori che vi nidificano, il posto ideale per gli appassionati di birdwatching, e la Riserva Naturale (isola della Cona) nella Foce dell’Isonzo, comprendente i 15 chilometri finali del fiume. La riserva è visitabile a piedi, in bici o in groppa ai possenti cavalli Camargue, portati qui direttamente dalla Francia e qui adattatasi perfettamente per vivere in queste nostre zone umide.