Squadra Mobile Udine arresta due cittadini albanesi

Nei giorni scorsi, la Squadra Mobile della Questura di Udine riceveva la segnalazione relativa ad un furgone Fiat Doblò, parcheggiato da diversi giorni in località Lauzacco. Gli accertamenti permettevano di appurare che l’autoveicolo era stato rubato nel marzo scorso a Gonars. Tale circostanza alimentava la presupposizione che lo stesso potesse essere utilizzato per la commissione di reati contro il patrimonio. Pertanto, venivano predisposti dei servizi di osservazione, anche elettronica, al fine di monitorarne gli spostamenti ed individuare ed identificare gli utilizzatori.  Si verificava che, nella notte tra il 22 e il 23 aprile, i due arrestati, dopo aver prelevato il furgone, si dirigevano a Torviscosa (Ud) ove, nelle prime ore di ieri, perpetravano il furto di videopoker e cambia monete presso un E.P. “al Municipo” di quel Comune.  I due malviventi, allontanatisi immediatamente dal luogo, si recavano in una zona campestre del Comune di Bagnaria Arsa (Ud) e forzavano gli apparecchi; dopo essersi impossessati del contenuto equivalente a circa 1.500 euro in monete, li abbandonavano sul luogo.  Attraverso strade di campagna raggiungevano Gonars e, percorrendo zone prive di illuminazione e di transito di veicoli, imboccavano la tangenziale di Udine raggiungendo un altro obiettivo, ovvero il distributore di carburante Fly sito in località Tavagnacco (Ud); facevano quindi effrazione nel posto di ristoro da dove asportavano altri apparecchi di gioco che, caricati nel medesimo furgone, li abbandonavano, dopo averli svuotati di altri 1.500 euro in monete, in una zona campestre nei pressi del parco del Cormor.  Attesa la difficoltà di operare per il rischio che i due malviventi potessero dileguarsi lungo le campagne, il personale della Squadra Mobile e del Commissariato di Cividale del Friuli (Ud) bloccavano i due soggetti a Lauzacco all’atto di scendere dal mezzo e risalire su un’altra autovettura risultata rubata a gennaio scorso a Tricesimo (Ud).  I due albanesi, ancora indossanti copricapo e guanti da giardinaggio, venivano trovati in possesso di due borselli a tracolla ed uno zaino contenenti monete da 2 €, 1 € e 50 cent per un ammontare superiore a 3.000 €, nonché di materiale necessario alle effrazione quali dei cacciaviti e un piccone da muratore.  Nel corso dell’attività, inoltre, è emerso che Zenali Emanuel era stato espulso dal territorio nazionale con Ordine del Questore di Udine nel dicembre dello scorso anno e pertanto, poiché rientrato in Italia senza la prevista autorizzazione del Ministero dell’Interno, è stato indagato in stato di arresto per violazione inerente la normativa sugli stranieri.