Crotone, alcuni quesiti su Akros, Zfu, Ionica gas e potature

Il servizio dell’Akros

Martedì 10 aprile, ore 8,00. Un motocarro dell’Akros, con a bordo due operatori ecologici, percorre via Gaetano Morelli. Si ferma alla prima postazione dei cassonetti per la spazzatura ed i due operai raccolgono pochi rifiuti da differenziare.

Alla seconda, invece, lasciano quasi tutto: un televisore, numerosi scatoli di cartone, le foglie di alcune palme che giacciono lì da oltre un mese.

Alla terza, infine, afferrano soltanto un attrezzo lungo e, poi, via. Già altre volte avevamo segnalato tali disservizi, facendo notare che non esistono controlli e, quindi, ognuno si può arrogare il diritto di agire come vuole.

Avevamo tentato di riferire quanto sopra all’Akros, ma i telefoni sono apparsi muti. Ci è stato soltanto annunciato, perchè registrato, che l’Akros è una Società in liquidazione.

Quindi, gli impiegati degli Uffici “scioperano”, al pari degli operai!!!

Zone Franche Urbane: resuscitate!

Ritenevamo, forse tutti, che le famose Zone Franche Urbane fossero finite…al macero! Invece, no! Sono, piuttosto, i Sindaci delle 22 città, designate a fregiarsi di tale opportunità, a non avvantaggiarsene.

Infatti, nel corso del 2010, le ZFU, con l’art. 14 del D.L. n.78/2010, sono state integralmente sostituite dalle Zone a Burocrazia Zero (ZBZ), in via sperimentale fino al 31 dicembre 2013.

A tal punto, sorge spontaneo chiederci:

– il Comune intende o non intende avvalersi di questa importante opportunità?

Ionica Gas: soltanto la Sede?

Riferendoci ad una nota apparsa su “Il Crotonese”: “Con la nuova Ionica Gas, Eni prende casa in città”. Infatti, si è dotata di una Sede, con la presenza del Presidente e dell’Amministratore Delegato della Società.

Però, non ci è dato conoscere se i Vertici della Società abbiano provveduto ad iscrivere detta Società nei registri della Regione Calabria, al fine di poter pagare le tasse comunali e regionali (accise comprese) nelle casse  locali, dato che sia nel 2010 e, forse, anche nel 2011 detti tributi sono stati versati in Abruzzo.

Il Comune è, invece, a conoscenza di cose positive che noi comuni mortali non conosciamo?

Le potature diverranno energia verde per legge

Nel Testo Unico Ambientale, varato dalla Camera il 16 febbraio scorso, è stata introdotta un’importante novità: gli scarti derivanti dalle potature pubbliche e private non dovranno più considerarsi “rifiuti indifferenziati”, ma dovranno essere riciclati

Dovranno, cioè, essere utilizzati per la produzione di energia elettrica tramite gli impianti a biomasse.

Nella nostra città, presso tutte le postazioni dei cassonetti, sono quasi sempre presenti questi scarti di potatura che, ora, per legge, dovranno essere trasportati presso la fabbrica locale Biomasse s.p.a.