Il grido d’aiuto delle imprese laziali

Imprese e lavoratori si ritroveranno al Pantheon mercoledì 18 alle ore 20:00 in un’iniziativa congiunta denominata “SilenziosaMente”, per denunciare il grave stato di crisi delle Pmi e del mondo del lavoro, per chiedere il rilancio dell’economia e dell’occupazione e per ricordare gli imprenditori e i lavoratori che si sono tolti la vita a causa della crisi economica.

La manifestazione, promossa dalle parti sociali del Lazio, che prenderà la forma di una fiaccolata silenziosa su piazza della Rotonda, intende richiamare l’attenzione dei cittadini, delle istituzioni e dell’opinione pubblica in generale sul dramma di chi, come hanno segnalato le cronache in quest’ultimo anno, schiacciato dal peso di non poter onorare i propri impegni con banche e fornitori, o dalla preoccupazione per aver perduto il posto di lavoro, ha scelto di togliersi la vita.

Tra le principali matrici di questo stato di cose possono essere annoverati: i termini di pagamento nelle transazioni commerciali con la P.a. e tra privati, i quali, già lunghi in passato, si sono allungati a dismisura con l’avvento della crisi, con l’effetto di gravare in modo oramai non più sostenibile in modo particolare sulle Pmi, strutturalmente e finanziariamente più deboli; il credit crunch, che si manifesta sotto forma di razionamento del credito, innalzamento del suo costo e richiesta di garanzie più pesanti.

Di fronte a questa situazione, imprese e lavoratori lanciano alcune proposte: impegnare gli enti locali in una sorta di “patto d’onore” nei confronti dei fornitori per garantire pagamenti regolari da qui in avanti e una più celere chiusura dei debiti pregressi; introdurre forme di compensazione tra crediti vantati dalle imprese nei confronti della P.a. e debiti di natura tributaria e contributiva a carico delle prime; ottimizzare e razionalizzare la filiera del credito ed evitare sovrapposizioni tra i diversi soggetti che intervengono nella intermediazione tra banche e imprese; valorizzare il sistema dei Confidi mediante il rafforzamento del loro patrimonio; favorire il venture capital nelle imprese di più piccola dimensione per ricapitalizzarle e renderle meno fragili nei confronti dei competitors. Su questi temi è stato stilato un documento comune che sarà consegnato ai massimi vertici delle istituzioni nazionali e locali.