Filogaso, i giovani cattolici fanno sentire la loro voce

I giovani cattolici del Vibonese vogliono essere protagonisti del destino di questa terra e chiedono un rinnovamento morale ed etico della politica. Lo hanno fatto a Filogaso, in un incontro-dibattito organizzato dal neonato movimento giovanile “Liberamente per Filogaso”. L’incontro si è svolto nei giorni scorsi nella sala consiliare del Palazzo municipale.

Sentono la responsabilità del proprio futuro e delle problematiche che attraversano il territorio.  Consapevoli dell’impegno che li attende di fronte agli scenari che si prospettano, forti dei valori etici e morali del cattolicesimo, s’interrogano sul destino della politica e delle risposte da dare. Responsabili di questo disastro gli uomini chiamati a governare che hanno tradito il loro mandato. E’ necessario quindi rifondare il rapporto con la politica partendo dalla questione morale in un periodo storico in cui la corruzione sembra essere una norma per chi occupa cariche di potere.

Ad illustrare i contenuti e le strategie Francesco Scordamaglia (portavoce Acli provinciale), Lorenzo Denami (portavoce del forum III settore del Vibonese), e Francesco Silvaggio (responsabile del movimento Liberamente per Filogaso). Non solo la questione morale ma anche il problema del lavoro per i giovani e le possibili soluzioni per la creazione di occupazione giovanile in un territorio che vive una secolare precarietà. Sulle diverse problematiche non ha fatto mancare la sua opinione Francesco Augurusa (Direttore della Scuola di formazione Giovanni Paolo II) che attraverso un messaggio, ha sottolineato come sia importante sviluppare un dibattito sulla trasparenza democratica, e soprattutto, ha spiegato Augurusa, bisogna ritornare ad occuparsi dell’interesse generale e mettere mano ad una nuova legge elettorale affinché la personalizzazione che ha inquinato il Paese, sia storia passata. Ma a tracciare una sorta di mappatura sia del ruolo delle Acli che dei valori e degli strumenti operativi da adottare per uscire dalla sfiducia e dalla crisi che attanaglia la società e in particolare il Vibonese, con  grande acume e competenza è stata delineata negli interventi prima di Scordamaglia e poi di Demasi, in una sorta di manifesto programmatico di un protagonismo politico delle nuove generazioni legate al mondo cattolico (come anche la Fuci, la federazione dei giovani universitari cattolici). Dalle realtà locali può partire un nuovo messaggio basato sulla condivisione di valori incentrati su una rinnovata cultura civica, ha infine sottolineato Silvaggio. Si sottolineano alcuni interventi da parte del pubblico che hanno messo l’accento sulla necessità di creare una nuova avanguardia culturale per migliorare la socialità e rendere meno frammentato il tessuto sociale e la nuova sfida che attende la nuova politica contro la crisi di fiducia dei cittadini.