Solidarietà ai no Tav da Rifondazione Comunista

“Dopo l’incidente a Luca Abbà, le forze dell’ordine e il Governo cerchino una soluzione di dialogo con le popolazioni della Val di Susa e i no Tav.

Non servono dichiarazioni di facciata. Il Ministro Cancellieri, invece di occupare militarmente una vallata, invece di inviare militari, idranti e fumogeni, pensi a una modalità di discussione vera con chi denuncia l’abuso di un territorio, lo spreco di denaro, l’inutilità di quest’opera.

Il Governo ascolti le comunità della Val di Susa, ma anche degli atri territori attraversati da questa grande opera  ed i pendolari (anche della nostra Regione), che sono i veri utilizzatori della rete ferroviaria, che quotidianamente denunciano che il vero problema non è l’alta velocità/capacità, ma il poter raggiungere la propria meta con orari certi e treni decenti.

Si chiuda questa parentesi aggressiva, di occupazione statale di un territorio, di violenza  e si discuta di mobilità.

Rifondazione Comunista chiede che il Governo abbandoni quest’opera inutile e dannosa e sospenda immediatamente l’esproprio dei terreni, l’allargamento del cantiere, l’opera stessa.

Abbiamo sostenuto in questi giorni i Presidi e le manifestazioni di fronte alle Prefetture. Sosterremo e parteciperemo anche alle prossime iniziative dei No Tav. Siamo vicini a Luca e appoggeremo ogni forma di costruzione di dissenso rispetto alla Tav”.

Lo scrive in una nota stampa Kristian Franzil, segretario regionale Prc – Se Friuli Venezia Giulia.