Pace fatta con i tassisti, ora però la serrata dei benzinai

Esito positivo per l’incontro a Palazzo Chigi nel corso del quale la categoria ha presentato la propria contro-proposta di riforma, ottenendo l’assicurazione che domani sarà esaminata dal consiglio dei ministri.

Quella di oggi doveva essere la giornata decisiva, “la madre di tutte le battaglie”, come l’hanno definita i sindacati dei tassisti. Nel previsto incontro a Palazzo Chigi, una delegazione ha portato in visione al Governo Monti la bozza delle organizzazioni sindacali e, secondo fonti sindacali, ci sono state “buone aperture” dell’esecutivo sulla piattaforma presentata dalla categoria. In sostanza, il segretario generale Manlio Strano, incaricato della trattativa, ha assicurato che le proposte dei tassisti, alcune delle quali definite “ragionevoli”, “saranno discusse nel consiglio dei ministri di domani”.

Sono tre i punti ‘caldissimi’ su cui verte il confronto. Il no delle 23 sigle sindacali alla competenza dell’Autorità delle reti sulla concessione di nuove licenze. Per le nuove licenze dovranno essere sentite le organizzazioni sindacali previo il parere dei sindaci competenti. No ancora alla extra-territorialità, il titolare dell’auto bianca potrà esercitare il servizio nel solo comune dove è stata rilasciata la licenza. No, infine, alle licenze plurime, secondo i sindacati dei tassisti, il titolare deve possedere una sola licenza.

Altra categoria in rivolta contro le ipotesi di liberalizzazione nell’ultima bozza del Dl è quella dei benzinai. Faib Confesercenti e Fegica Cisl hanno dichiarato “l’immediato stato di agitazione e la chiusura per sciopero degli impianti stradali ed autostradali di 10 giorni”. Le date “saranno indicate e rese note se e non appena le bozze di decreto circolate in queste ore dovessero trovare conferma”.