Mentre noi moriamo di fame i politici sprecano i nostri soldi

“ Fate voi ciò che il cuore indica,

andate non dove guardano gli occhi

ma là dove ascoltare e, sapete le pene

e il dolore del’incompiuto”

                           

C’è un’aria strana che soffia sullo stivale che lucido più non è! E’ stato declassato da calzatura di lusso a quella del buon mercato, insomma pure la Merkel ha comunicato che ce la dobbiamo vedere da soli.

Cosa è cambiato? Nulla, soli lo siamo stati prima e soli saremo d’ora in poi. Però a me questa cosa non piace assolutamente, non mi va giù! Che fare allora, o meglio che risposta dare a questa discomunità europea?

Diciamolo pure e francamente …. Ma sottovoce…. La Comunità Europea è stato un fallimento, oramai comincia a perdere smalto e fra non molto la Grecia, la nostra carissima amica vicina di casa, e fra non molto toccherà pure a noi, e menomale così chiudiamo la partita con la ex C.E.

Però interessano i fatti nostri, bisogna dire che siamo sotto un Regime Fiscale, bisogna ammettere miei cari amici bianchi, rossi e neri che la nostra classe politica è fallita dal momento in cui sono stati chiamati dei tecnici a governare per un po’ questa bagnarola un manipolo di tecnici.

La domanda è: Che ce ne facciamo di un Senato e di una Camera?

Dobbiamo pure chiederci ad esempio perché continuarli a pagare e per cosa poi?

Questa gente farebbe bene a tornarsene là  da dove è venuta!

Ritorniamo a riprenderci la vecchia lira e mandiamo tutto a quel paese, tanto tutti questi sacrifici non varranno proprio a niente se non ad impoverirci di più… e allora tanto vale.

Non spendiamo più una sola lira per le missioni militari all’estero e impieghi mola invece in casa nostra, pensiamoci!

Ora è giunto il momento che qualcuno faccia la sua scelta di: stare con le banche o con il popolo!

Mi ha fatto molto male e mi brucia un po’ il basso posteriore nel guardare tre personaggi brindare con lo schampagne  in paradiso mentre noi eravamo e siamo all’inferno!

E hanno pure il coraggio di presentarsi in TV a parlarci di sacrifici.

Ma vi pare una cosa logica, vi pare sia una cosa giusta?

Il resto è uno schifo!

Ormai le feste natalizie sono alle spalle, io in verità le ho trascorse come gli altri anni, senza la frenetica corsa al regalo, o col pensiero rivolto al cenone che in verità è stato semplice come tutti i pranzi e le cene; ho ricordato e vissuto l’emozione del ricordare quelli trascorsi in gioventù a casa mia a Reggio Calabria.

E’ stato un Natale cristiano anche se non sono andato a messa, cerco di esserlo rispettando il mio prossimo e aiutando qualche amico in difficoltà ( dovrebbe essere 365 volte all’anno).

Non è stato così per i nostri carissimi e non stimati politici, i quali con quello che hanno guadagnato nei tempi delle vacche grasse e, guadagnano ancora in questi delle vacche magre, si sono permessi molto; alcuni di essi sono stati visti sulle spiagge delle Maldive per festeggiare il Capodanno. Mentre a casa nostra si è assistito alla solita ressa nei centri commerciali e nelle vie dell’eleganza….. tantissimi solo per guardare le vetrine e pochi gli acquirenti.

Alla fine siamo rimasti schiacciati dal peso della manovra e dal continuo aumento del costo carburanti.

Scrivere di queste cose mi fa stare male, perché non è equa, perché ancora adesso ci sono coloro che evadono e coloro che continuano ad imboscare denaro nei posti noti e meno noti.

L’uscita di Pierferdinando Casini  a sostegno di Equitalia e contro le critiche mosse da Peppe Grillo avverso al comportamento usuraio del gabelliere medievale cioè Equitalia è  inopportuna.

Lo stesso Pierferdinando Casini, secondo me è il classico politico che invece di stare attento a ciò che vota, gioca con il pc o legge il giornale, oppure conversa con qualcuno A suo dire è il Parlamento a fare le leggi e l’Equitalia le mette in pratica, ma non è così

Secondo il suo schema è il Parlamento che fa le leggi e l’Equitalia le attua, invece secondo il mio modesto schema Casini è un cretino. E’ vero invece l’incontrario: Befera, assieme al direttore del Ministero dell’Economia scrive i regolamenti e i protocolli attuativi e Casini, sbadigliando al PC mentre controlla il menù della cena di lusso, offerta per la serata, senza neanche sapere cosa sta votando, schiaccia il pulsante. Troppe Maldive nel resort, di cui sua moglie è mezza proprietaria, data la partecipazione del Caltagirone Group alla catena di alberghi di lusso di cui anche quelli degli isolotti corallini, Casini evidentemente non ha retto la quantità spasmodica di lusso e sfarfalla minchiate a favore della casta che glieli permette.

Attilio Befera è il Direttore Generale della Agenzia delle Entrate nonché, Presidente di Equitalia SpA, insomma un vero boss, dal sorrisetto furbo da “sgamato mamenefotto”.

Per i due incarichi percepisce dal popolo italiano circa 1 milione e 200 mila euro all’anno di stipendio. Percepisce inoltre, i premi di raggiungimento del risultato (immaginiamo tantissimi).

Ma, evidentemente, è ben altro di un ben pagato funzionario statale. La notizia pubblicata da Repubblica è eloquente, il direttore Befera attraverso una semplice direttiva, inviata ai propri collaboratori regionali, ha stabilito che i controlli a professionisti e piccole imprese, devono essere abbassati del 20%.

Quante volte, per esempio, ci siamo sentiti dire agli sportelli di Equitalia o negli uffici del fisco, per cose molto meno vitali, come per esempio una rateazione con il “mille proroghe”: “il regolamento attuativo non l’ho prevede”; oppure:” ….bisogna che sia pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale”; meglio: “le leggi non le facciamo noi ma il Parlamento, noi le applichiamo soltanto”. Non è vero. Il direttore e presidente Befera, dall’alto della sua posizione, decide da solo e l’articolo lo conferma in maniera solare. Il direttore Befera non ha bisogno di nessuna Legge o Decreto. Agisce per conto suo. Addirittura può prendere delle decisioni che vanno contro i diritti sanciti dalla Costituzione, senza che nessuno gli possa dire alcunché. E con la stessa naturalezza con cui decide i tagli ai controlli, impone ai propri galoppini di iscrivere ipoteche per cifre, anche al di sotto degli 8.000 euro previsti dalla Legge e molte altre bassezze del genere di cui sono piene le cronache. E i galoppini rispondono obbedienti, sicuri delle garanzie di tutela del boss Befera. E vediamo… chi sarebbero i privilegiati contribuenti esentati dai controlli promessi dal Direttore? Qualche altra lista di Vip per caso? Noi siamo sicuri di si. La decisione di Befera è, senza dubbio destinata ai soliti, potenti amici della casta. Tra cui Casini forse…. Quando una nazione arriva al punto di delegare ad un seppur importante funzionario di secondo ordine, le sorti, la vita e la morte del proprio popolo è una nazione che non ha più il diritto civile di esistere. Questa notizia, passata inosservata dai media per incapacità di apprenderla o, nel peggior caso, per ambiguo concorso, è gravissima. Eppure neanche su Face Book, le bene informate federazioni di consumatori che tanto abbaiano alla luna, hanno avuto niente da ridire. Nessuna velata protesta per non disturbare il grande condottiero Befera. In Italia ci sono, autorevoli, un Presidente della Repubblica e una Corte Costituzionale chiamati a vigilare. Ma pare che oltre a godersi i privilegi riservati alla casta, mantenuta con i soldi estorti alla gente da Befera, non sappiano fare altro.

Siccome non ci volevo credere, ho controllato il bando è ancora valido, è stato appena lanciato”. Di cosa stiamo parlando? “Camera dei Deputati: Fornitura di agende e agendine per gli anni 2013 – 2014 – 2015″. Roba grossa. … Se per il 2012 dovrebbero essere coperti con oltre 30 mila agendine, i nostri Onorevoli hanno deciso di portarsi avanti. Guai a restare senza. E allora via, verso questa legislatura e oltre, fino al 2015. Materiale per 12 mesi: n. 23.000 agendine parlamentari settimanali annuali in pelle, complete di diario speciale, notiziario Camera, rubrica telefonica; n. 2.100 agendine parlamentari settimanali annuali in materiale sintetico complete di diario speciale, notiziario Camera, rubrica telefonica; n. 3.500 agende da tavolo giornaliere in similpelle per ufficio; n. 1.200 agende da tavolo settimanali in similpelle per ufficio; n. 3.000 agende da tavolo in pelle settimanali, complete di diario speciale, notiziario Camera in materiale sintetico e rubrica telefonica. n. 11.500 ricambi completi di diario speciale, notiziario Camera, rubrica telefonica; n. 1.400 incisioni di nominativi su agende e agendine. Oltre 32 mila pezzi per il solo 2013! Nel capitolato si specificano: tipo, colore, qualità e spessore della pelle impiegata per la custodia. In particolare il pellame, sia per le agende settimanali da tavolo sia per le agendine parlamentari settimanali in pelle, dovrà essere di colore blu di origine ovina accoppiato per la sola parte esterna del campione dal lato carne di uno strato di materiale cartaceo. Mi raccomando, attenzione al “colore blu di origine ovina”. Sì vabbé, tutto bello, ma di che cifre stiamo parlando?: Quantitativo totale: 1.005.000,00 € annui (oltre Iva). Ecco, a disposizione ci sono ‘na milionata di euro l’anno per i prossimi 4 anni, cifra che con il nuovo piano di austerity potrebbe anche essere leggermente ridimensionata. Non ci si riduce il debito pubblico, su questo avete ragione, ma io, nel dubbio, direi di farla sparire del tutto.