Porto di Gioia Tauro, la Regione non mantiene gli impegni

“Il rafforzarsi della presenza della MscaGioia Taurofa ben sperare nell’aumento del transito di contenitori nello scalo gioiese”. Così osservano in una nota i sindacalisti Nino Calogero e Salvatore Larocca, rispettivamente segretario comprensoriale Piana della Cgil e segretario regionale Filt della stessa sigla.

Ma per Calogero e Larocca “quanto è accaduto non è certo merito della politica bensì ascrivibile al merito dei lavoratori che, nonostante  siano stati costretti a sopportare il disagio della cassa  hanno saputo elevare al massimo la loro professionalità. Alla base della ripresa di credibilità e appetibilità del Porto c’è lo straordinario impegno dei lavoratori  e il  loro senso di responsabilità. Il tutto grazie all’accordo e alla gestione dello stesso. Questo nuovo scenario smentisce ancora una volta chi non ha saputo o non ha voluto assumersi la responsabilità della sfida”. La Cgil in una nota torna ad attaccare il Governatore calabrese Peppe Scopelliti. “Arrivano i primi segnali evidenti di una ripresa che rischia però di rimanere debole senza  il coerente  rispetto degli impegni  assunti dalla Regione Calabria. Vogliamo ricordare che il destino al declino del nostro hub permane finché l’area retro portuale  non verrà resa produttiva attraverso la logistica e l’intermodalità.  E’ giunta l’ora  ilPresidente Scopelliti  concentri ogni sforzo a rendere esigibili i contenuti dell’Apq. Non possiamo più sopportare che  l’impiego di oltre 500 milioni sia solo un proclamo”.

Al contempo Calogero e Larocca ritengono “positive e  fanno ben sperare le parole del Presidente del Consiglio Monti che ieri ha riferito ai presidenti della regioni del Sud  che  non può esserci crescita del Paese senza Mezzogiorno. E’ questa un evidente scelta strategica che vede la ripresa e lo sviluppo al primo posto  nell’agenda del Governo, un forte segnale di discontinuità rispetto al Governo Berlusconi”.