La quarta e quinta vittima del Concordia un italiano e uno spagnolo

“Ci sono tavoli e sedie ammassati contro le pareti, moquette che formano barriere, poi il buio dei locali interni”. È la descrizione fatta dal portavoce della Capitaneria di Porto di Livorno, il capitano di fregata Francesco Paolillo, degli ambienti interni della nave Concordia dopo le diverse missioni subacquee effettuate oggi dai nuclei dei sommozzatori della Guardia Costiera.

“Si tratta di operazioni – aggiunge Paolillo – che vengono eseguite con molta attenzione e che prevedono situazioni con grosse difficoltà, non solo tecniche, ma anche psicologiche e di orientamento, perché bisogna fare i conti con l’oscurità e con locali sottosopra”. Nella parte sommersa della nave operano tre nuclei di sommozzatori della Guardia Costiera, tutti ad alta specializzazione, arrivati da Genova, San Benedetto del Tronto e Napoli e coordinati dal capitano di fregata, livornese di 44 anni, Rodolfo Raiteri

Le due vittime del naufragio della Costa Concordia identificate oggi, due uomini anziani, sono un italiano e uno spagnolo. I due corpi, di cui al momento non sono state rese note le generalità, si trovano all’ospedale di Grosseto.