Reggio Emilia condanna il voto su Nicola Cosentino

Il Consiglio provinciale, nella seduta di giovedì presieduta da Gianluca Chierici, ha approvato un ordine del giorno presentato dal capogruppo di Rifondazione Alberto Ferrigno relativa al voto della Camera dei Deputati che ha negato l’autorizzazione all’arresto di Nicola Cosentino. Unico voto contrario quello del gruppo del PdL.

“La Camera dei deputati con 298 sì e 309 no ha negato l’autorizzazione all’arresto di Nicola Cosentino, ex sottosegretario all’economia dell’ultimo governo Berlusconi e attuale coordinatore regionale del Pdl in Campania – si legge nel documento – Il deputato di Casal di Principe è accusato dai pm napoletani di concorso esterno in associazione camorristica, per i legami intrattenuti con i clan dei Casalesi. Il voto è avvenuto a scrutinio segreto, ma determinanti per salvare Cosentino sono stati i voti dei Radicali e soprattutto della Lega.

Considerato che questo voto parlamentare archivia il lavoro della magistratura che da anni lavora per arginare il potere della camorra e che la lega nord ha con questo voto mostrato il suo vero volto il consiglio provinciale esprime grande preoccupazione e grande sconforto per la decisione del Parlamento e della Lega che con questo voto certamente non aiuta a combattere le mafie che anche al nord si stanno radicando proprio perché la politica, soprattutto quella padana, si mette di traverso rispetto al lavoro dei giudici, delle forze dell’ordine e di quei tanti meridionali e italiani onesti che subiscono gli atti della criminalità organizzata denunciandone i suoi crimini nonostante le ripetute minacce”.

Il capogruppo del PdL Giuseppe Pagliani ha motivato con queste parole il voto contrario del gruppo: “Il collega Ferrigno confonde la eventuale colpevolezza con l’esigenza di arresto che esiste quando si corre il rischio di inquinamento delle prove e in altre circostanze analoghe.

Dai già per assodato che questo sia un criminale – ha proseguito Pagliani – tu che in altre circostanze ti sei scagliato contro la carcerazione preventiva. Dimmi tu se sei disposto a incarcerare preventivamente chi poi magari a processo viene riconosciuto innocente. le carcerazioni diventano strumenti di lotta politica, e noi a questo non ci prestiamo. La legge deve essere applicata nelle aule dei tribunali. Il processo a Cosentino andrà avanti. Il nostro voto è chiaramente contrario. Noi siamo quindi favorevoli ai percorsi di giustizia, ma contrari alla carcerazione preventiva usata come strumento politico”.