L’Europa condanna Napoli sui rifiuti, brutto momento partenopeo

“La condanna della Corte dei diritti dell’uomo di Strasburgo arriva in un brutto momento. Non vorrei che l’Unione Europea che deve decidere sulla procedura d’infrazione fosse condizionata da questo provvedimento che risponde a tempi e logiche di giudizio completamente diversi, trattando l’analisi di un periodo che va dal 1994 al 2009. Da quei tempi le cose sono notevolmente cambiate. C’è piena sinergia tra le istituzioni e si stanno facendo passi avanti concreti per dare all’area metropolitana di Napoli ed a tuttala Campaniaun piano di gestione per la raccolta dei rifiuti finalmente credibile ed in linea con le normative europee”.

Lo ha detto il presidente della Provincia di Napoli in riferimento alla condanna dell’organismo europeo.

“Chi sostiene – ha aggiunto Cesaro – che non siamo ancora usciti da una situazione emergenziale dice una mezza verità. In realtà siamo a metà del guado. Se è vero che dobbiamo ancora pensare a misure in grado di farci affrontare eventuali crisi, come ad esempio i viaggi via nave per l’Olanda, è anche vero che abbiamo gettato importanti basi per applicare quella filiera corta richiesta dall’Europa”.

“Come Provincia di Napoli abbiamo esaurientemente risposto ai quesiti posti in merito dall’Unione Europea ed abbiamo trasferito al Ministro Clini tutti i risultati del nostro operato. Quello che mi auguro non finisca è la collaborazione tra le istituzioni, perché solo così – ha concluso Cesaro – saremo veramente in grado di porre fine ad una delle pagine più tristi della storia di Napoli e dell’Italia di questi ultimi vent’anni”.