Epifania con pioggia, neve, vento e temperature in picchiata

Il peggioramento del clima si è già avvertito nelle ultime ore di ieri, con piogge violente e forti raffiche, soprattutto sulle regioni tirreniche. Abbondanti nevicate sono previste sulle Alpi, soprattutto in Val d’Aosta, con pericolo valanghe intorno ai duemila metri. E c’è allarme grandine sulla A14, nel tratto tra Foggia e Pescara.

Vento forte, pioggia e mareggiate in Calabria. Sono numerosi dalle prime ore del mattino gli interventi dei vigili del fuoco nelle cinque province per i disagi provocati dalla caduta di alberi e di cartelloni stradali a causa delle intense raffiche di vento che interessano la regione. A Reggio Calabria i vigili del fuoco hanno già effettuato 20 interventi e altri 50 sono in programma per problemi legati ai danni del vento impetuoso che si è abbattuto in tutta la provincia. Sedici interventi anche in provincia di Catanzaro, oltre che nel capoluogo anche nella zona di Lamezia Terme e del Reventino, a Decollatura. Sempre le raffiche di vento protagoniste nel cosentino e nel vibonese, in particolare nella zona di Tropea. Forti mareggiate sulle coste del Tirreno. La Polstrada non segnala particolari problemi per la circolazione sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria, sulla statale 106 e nelle arterie interne. In Toscana al momento si registrano raffiche di vento di burrasca (70-80 km/h) sui crinali appenninici e raffiche di venti moderati-forti (40-50 km/h) nel Mugello e nella zona di Firenze. Nelle ultime ore i vigili del fuoco sono impegnati in varie parti della Toscana per decine interventi di rimozione di rami, di alberi, per controlli sui tetti degli edifici dove sono stati segnalati materiali pericolanti (tegole, comignoli, intonaci esterni, antenne e altri). A causa delle condizioni meteo, forte vento e mare molto mosso, e dopo l’informativa della capitaneria di Porto, la ”veleggiata della Befana”, tradizionale appuntamento che parte dal porto turistico di Marina di Ragusa, è stata annullata e rinviata a domenica prossima. A causa del forte vento che imperversa sul territorio della Puglia sono stati cancellati alcuni voli negli aeroporti di Bari-Palese e di Brindisi. Fortissime raffiche sulla costa abruzzese. Rami caduti, alberi e insegne pericolanti hanno reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco in numerose occasioni: a Pescara, sul lungomare Papa Giovanni XXIII, un semaforo è stato piegato dalle forti raffiche. La presenza dei Vigili è stata richiesta, inoltre, a Loreto Aprutino, Collecorvino, Cappelle sul Tavo. Un treno è deragliato stamani a Lucca, sembra a causa di un albero finito sui binari. La linea Lucca-Aulla è rimasta bloccata. Non si segnalano feriti tra i pochi passeggeri del convoglio, formato da poche carrozze. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco per rimuovere il locomotore, uscito dai binari dopo l’impatto con la pianta, forse abbattuta dal vento. Secondo una ricostruzione, il primo elemento del convoglio è deragliato inclinandosi su un lato. Il treno era diretto a Lucca e proveniva dalla Garfagnana. I collegamenti marittimi tra Genova e la Sardegna sono stati sospesi ieri sera per il forte vento, con raffiche fino a 100 chilometri all’ora, che sta spazzando il litorale ligure. Sono ripresi a singhiozzo i collegamenti via mare per Porto Torres e per Genova. In Sicilia, stop agli aliscafi per Lampedusa e Linosa. Danni per le violente raffiche a Palermo.

Un oblò rotto, quattro feriti e una notte di insonnia e di paura per i passeggeri del traghetto “Caronte” partito ieri sera da Messina e arrivato questa mattina a Salerno. L’allarme per l’adunata sul ponte dei passeggeri è suonato per ben tre volte sulla nave che ha dovuto fronteggiare un mare, hanno riferito gli ufficiali, di forza 9. Non è chiaro se l’allarme sia scattato per un guasto o per l’effettiva emergenza. Le onde hanno sfondato uno dei grandi oblò sul ponte, nel punto in cui si apre l’area ristorante. Quattro dei passeggeri che avevano trovato posto sul ponte sono rimasti leggermente feriti, con contusioni alla testa, alle orecchie e alle mani, causate dal vetro dell’oblò. Superlavoro per i vigili del fuoco per il maltempo della notte scorsa: gli interventi causati dal forte vento a Catania sono stati 50. Le raffiche hanno scoperchiato numerosi tetti di case rurali e termocoperture, e stradicato alberi finiti in strada. Sull’autostrada Catania-Messina alcuni alberi sono finiti sulla carreggiata, all’altezza di Giarre: le operazioni della polizia stradale continuano ancora stamattina. Hanno superato tre metri d’altezza le onde che hanno investito stamattina le coste dell’isola di Capri. Il forte vento di maestrale e tramontana ha fatto restare in banchina agli ormeggi i traghetti della Caremar interrompendo i collegamenti sia da Napoli che da Sorrento. Niente quotidiani nelle edicole nel giorno della Befana e nemmeno gli approvvigionamenti dei beni di prima necessità che vengono trasportati dai ”ferry boat”. Unico scafo ad attraccare nello scalo commerciale dell’isola azzurra è stato poco dopo le 10 il catamarano della Snav ”Altair”, con a bordo una settantina di persone, in gran parte pendolari che lavorano sull’isola. Vento forte e mare grosso hanno costretto le compagnie marittime a sospendere i collegamenti tra Piombino e Portoferraio, all’Isola d’Elba, da stamani. Il vento di maestrale sta soffiando forte da ieri sera e il mare ha nraggiunto, secondo la guardia costiera, forza tra 7 e 8. Le previsioni del bollettino fornito alla capitaneria di Portoferraio parlano peraltro di peggioramenti nel pomeriggio con mare fino a forza 10. Isolata la Corsica. Interrotti i collegamenti marittimi ma anche quelli aerei con l’isola, a causa di raffiche a 200 chilometri di velocità e che hanno causato l’interruzione dell’elettricità in oltre 2 mila abitazioni. La compagnia aerea regionale Air Corsica ha annunciato la cancellazione dei voli con Parigi, Marsiglia e Nizza e gli aeroporti sono stati chiusi mentre il traffico marittimo è stato sospeso. Quattrocento vigili del fuoco sono al lavoro per eliminare alberi caduti sulle strade. Tra le più colpite le regioni di Saint-Florent, Bastia e Capo Corso. Venti forti – 60 chilometri orari – sono segnalati anche a Milano.

Il vento forte potrebbe creare diversi problemi anche ai tanti che si muoveranno in auto durante questo ponte dell’Epifania. In particolare la Società Autostrade ha lanciato un allarme grandine, per la mattinata di oggi, nel tratto tra Pescara e Foggia della A14 Bologna-Taranto. Possibilità di nevicate invece, sulla A8 Milano-Varese (tra Gallarate e Chiasso) e sull’A9 Lainate-Chiasso (tra Turate e Como Brogeda). ll peggioramento delle condizioni meteo, avverte la Protezione Civile, è dovuto a una perturbazione di origine nord-atlantica che proseguirà anche nelle prossime ore. Sull’arco alpino, segnala il Corpo Forestale, c’è un forte pericolo valanghe, in particolare in Valle d’Aosta. Il pericolo sarà maggiore in prossimità di creste, costoni, conche e canaloni ripidi. A causa del forte vento che soffia sulla regione alcune stazioni sciistiche oggi sono rimaste chiuse mentre altre sono aperte solo parzialmente. A Courmayeur si scia sull’intero comprensorio ad eccezione di alcuni impianti nella parte alta. A La Thuile e a Pila gli impianti sono aperti parzialmente, con l’esclusione di quelli che servono le piste in alta quota. Resta invece chiusa la stazione di Cervinia per il vento che ha raggiunto i 100 chilometri orari. Infine nel comprensorio della Monterosaski sono chiusi gli impianti di Champoluc, Gressoney-La-Trinitè e Alagna, mentre si scia nelle stazioni ‘minori’ di Brusson, Gressoney-Saint-Jean e Antagnod. Allarme anche nel settore dolomitico sopra i 1.600-1.800 metri, e poi in Lombardia e Friuli. In Alto Adige continua a nevicare lungo la cresta di confine. Anche se nelle ultime ore sono caduti solo pochi centimetri di neve fresca, il forte vento ha fatto aumentare il pericolo valanghe. Sono infatti chiusi per bufera di neve i passi Gardena e Sella. Sono anche state chiuse per pericolo valanghe due strade provinciali nella zona di passo Resia: la Sp 49 di Vallelunga da Caprone in poi e la Sp 102 da Roja di Fuori in poi. Passo Giovo è aperto solo con catene. La Centrale viabilità ricorda che per viaggi in montagna serve l’attrezzatura invernale.