A Brindisi muore a due mesi per una febbre troppo alta

Il decesso del piccolo nell’ospedale Perrino di Brindisi la notte di Natale. I genitori che vivono a Tuglie, piccolo paese in provincia di Lecce, ora hanno presentato una denuncia e il pubblico ministero Giuseppe De Nozza ha avviato gli accertamenti con l’acquisizione delle cartelle cliniche dalla struttura ospedaliera. Sarà avviata anche una perizia medico-legale per capire cosa abbia provocato la febbre alta.

Il bimbo avrebbe compiuto due mesi il 25 dicembre. Non stava bene da circa tre settimane e per questo è stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Tricase, nel Leccese. In quella circostanza era stato accertato che il neonato aveva qualche problema cardiaco. Una malformazione non grave, avrebbero sostenuto i medici, che poteva risolversi senza problemi con un piccolo intervento chirurgico da effettuare al quarto mese di vita presso l’ospedale Perrino, struttura molto più attrezzata. Così il piccolo fu dimesso e la sua crescita era continuata regolarmente. Era arrivato a pesare circa 4 chili. Nei giorni scorsi la mamma ha portato il figlio in ospedale per un controllo di routine che era stato programmato già da tempo. Ma il bimbo non stava già bene: non aveva appetito e la febbre era salita a 39.

A questo punto i medici dell’ospedale di Tricase hanno deciso di trasferire il piccolo paziente all’ospedale Perrino di Brindisi. Qui è stato immediatamente ricoverato nel reparto di Terapia intensiva. Ma lì il piccolo è morto. Gli sforzi dei medici per salvarlo non sono serviti a nulla. Era ormai troppo tardi. Secondo quanto sostiene la madre nella denuncia presentata ai carabinieri il figlio avrebbe contratto qualche virus nel reparto infettivi quando il figlio era ricoverato a Tricase. Ma si tratta solo di un’ipotesi. Le indagini sono appena incominciate.