Sul dopo di noi l’Udc dovrebbe fare un esame di coscienza

“Il Dopo di noi, casa famiglia per disabili adulti soli, approda in consiglio comunale con un interrogazione dell’Udc. La proposta avanzata dall’assessore comunale alle politiche sociali, Emilia De Matteo, di realizzarlo in un appartamento in via Salomone non appare idonea alla luce della legislazione sanitaria regionale.

L’esigenza consiste in una struttura con almeno 12 posti letto. Va detto che le case di accoglienza del Dopo di Noi, ai fini dell’autorizzazione e accreditamento, condizione indispensabile per garantirne la sopravvivenza e accessibilità, sono equiparate dalla normativa sanitaria espressa nel Piano sanitario regionale alle Rada, residenze assistite per disabili adulti, e hanno requisiti minimi strutturali etecnologici. Entrando nel dettaglio di queste norme, appare evidente come un appartamento di 200 metri quadrati non sia sufficiente, per lo meno come destinazione al Dopo di Noi.

L’Udc dovrebbe saperlo visto che l’assessorato alla sanità è proprio dell’Udc. Questo dimostra lo scollamento evidente sia all’interno della giunta sia tra la giunta  e gli stessi consiglieri dello stesso partito. A questo punto il partito di Casini avrebbe dovuto interrogare non solo l’assessore alle politiche sociali ma anche il suo stesso assessore alla sanità.

Un comportamento ambiguo, sintomo di una gran “confusione” tra le compagini politiche di questa maggioranza ormai allo sbando. E’ ora che l’Udc scelga e esca allo scoperto e dica chiaramente se vede nel Terzo Polo un progetto politico aperto a tutti i moderati oppure preferisce continuare con questo protagonismo ambiguo. E’ giunto il momento che  prenda una posizione chiara  in Comune dove il progetto politico del Terzo Polo moderato è rimasto solo sulla carta. Se l’Udc vuole distaccarsi lo dica perché in consiglio comunale ci sono diverse anime moderate, pronte a costituirsi in blocco con o senza l’Udc.

Un ruolo strategico potrebbe essere ricoperto dall’ApI partito che presto potrebbe costituire il suo gruppo all’interno del consiglio comunale”.

E’ quanto scrive in una nota stampa la segreteria provinciale del FLI di Chieti in aperta polemica con l’Udc.