L’aeroporto di Catania è stato declassato

Nella vicenda del declassamento dell’aeroporto di Catania da parte dell’Unione Europea, interviene il senatore Salvo Fleres, membro della Commissione Bilancio, con una interrogazione al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. “Ciò che sorprende è l’esclusione di Catania dai progetti di sviluppo del Mezzogiorno e che venga considerata area di seconda categoria”, scrive Fleres al Ministro.

L’Aeroporto di Fontanarossa è stato definito, infatti, “comprehensive network” cioè di secondo livello, piuttosto che “core network”.

“Il declassamento – continua Fleres – comporta una serie di conseguenze che vanno ad incidere negativamente sulla buona gestione e il buon funzionamento dello scalo siciliano. Innanzitutto per quanto riguarda la possibilità di usufruire dei 37,1 miliardi di euro stanziati dall’Unione Europea per le infrastrutture, riservati ai soli “core network”; e in secondo luogo, in tema di tempistica per il completamento dei lavori, fissato entro il 2030 per gli scali “core” ed entro il 2050 per i comprehensive network”.

L’attribuzione andrebbe rivista, spiega Fleres, alla luce degli oggettivi risultati positivi ottenuti dallo scalo siciliano; su Catania transitano infatti oltre 6 milioni di persone l’anno e lo scalo serve tre quarti della popolazione siciliana.

Inoltre il cosiddetto “Corridoio 1 Helsinki-La Valletta” non ha previsto alcun rafforzamento della rete ferroviaria che passa da Catania e che interessa il porto e l’aeroporto catanese e che scende verso Augusta e Pozzallo.

Pertanto Fleres chiede al Ministro di sapere se intenda “intervenire la fine di verificare le procedure che hanno portato al declassamento dell’Aeroporto Fontanarossa e attivarsi per promuovere e rafforzare la rete ferroviaria che passa da Catania e che interessa il porto e l’aeroporto catanese”.