Festival oscurato dal Popolo di Roma

Doveva essere una serata di festa per la Capitale ma così non è stato. Dopo le devastazioni degli indignati, il maltempo che ha fatto milioni di euro di danni, ieri in mattinata l’assalto al nuovo mega store e la sera una brutta pagina all’apertura del Festival del Cinema di Roma. Dopo l’invasione pacifica dello scorso anno, giovedì sera in occasione del red-carpet inaugurale di Luc Besson, una trentina di esponenti del movimento di destra “Popolo di Roma” ha fatto irruzione all’Auditorium con bandiere e fumogeni.

Con bandiere giallo-rosse, al grido “siamo noi la Capitale” il gruppo ha tentato una rapida irruzione sul red carpet, lanciando anche diversi fumogeni, uno dei quali ha raggiunto l’inizio del tappeto rosso.

Immediata la reazione delle forze dell’ordine che hanno arrestato tre persone per resistenza a pubblico ufficiale. Dopo aver fermato dieci persone sul posto, gli agenti le hanno accompagnati in ufficio per identificarle: saranno tutte denunciate per manifestazione non preavvisata, mentre per tre di queste è scattato l’arresto.

L’eco del tafferuglio si è spento rapidamente, più velocemente degli applausi indirizzati a Bresson ed ai suoi artisti per un film di impegno sociale, che racconta infatti la vita di Aung San Suu Kyi, l’attivista birmana Premio Nobel per la Pace.