I cinesi hanno copiato anche i centurioni romani
Accade a Liquian, sperduto villaggio dell’ex Impero Celeste, dove un anno fa, da uno studio condotto sul Dna degli abitanti, insoliti cinesi alti e biondi e con i tratti occidentali, è spuntata l’ipotesi che la popolazione del luogo possa avere origini latine. Di qui subito l’idea di sfruttare la scoperta in chiave turistica. Un’idea vincente, visto che il piccolo villaggio sta diventando meta di visitatori curiosi, che arrivano da ogni parte del paese per assistere alle ormai popolarissime parate storiche. Arrivando al villaggio di Liqian, i turisti si trovano davanti ai centurioni locali, ma dai tratti occidentali, vestiti come soldati romani, un nuovo padiglione costruito accanto ai resti di un forte. Il forte venne scoperto in scavi archeologici negli anni Novanta non lontano dalla cittadina situata lungo la ‘Via della Seta’, nella provincia di Gansu. L’anno scorso, dopo la nascita di un centro italo-cinese presso l’università di Lanzhou, è iniziato un programma di ricerca sui discendenti degli antichi romani in Cina. E mentre gli studiosi cercano le origini di questi cinesi biondi con gli occhi chiari, Liqian ha deciso di puntare sulla propria romanità. La macchina turistica e mediatica si è messa in moto. Visitatori e curiosi iniziano a invadere la cittadina e un produttore cinematografico di Pechino ha deciso di investire milioni per portare sul grande schermo la storia dei legionari cinesi. Rivendicando le proprie origini latine, nel 1999 il villaggio che un tempo si chiamava Zhelaizhai ha deciso di cambiare nome in Liqian, come gli antichi cinesi denominavano l’Impero Romano.