In Calabria anche il metano in mano ai boss

Sette provvedimenti di fermo emessi dalla Dda reggina nei confronti di altrettanti presunti affiliati alla cosca di ‘ndrangheta Mammoliti ”fischiante” di San Luca. I sette sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa e intestazione fittizia di beni, illecita concorrenza in appalti, estorsione e rapina aggravati dalle modalità mafiose. Secondo l’accusa la cosca si sarebbe infiltrata nella gestione dei lavori per la metanizzazione di San Luca, condotti da una ditta privata. Le indagini sono cominciate dopo il danneggiamento e l’incendio, avvenuto il maggio 2010, di un autocarro della ditta Metangas che era impegnata nei lavori di metanizzazione.