Dopo otto giorni in coma è morto il tenore Salvatore Licitra

Addio grande Licitra. Lo scorso 27 agosto il cantante, 43 anni, era a bordo della sua Vespa con la sua fidanzata a Donnalucata, frazione di Scicli in provincia di Ragusa. Per un’ischemia cerebrale ha perso i sensi, ed è caduto. Ricoverato al “Garibaldi” di Catania, è stato operato d’urgenza. Ma non c’è stato nulla da fare. Il cinque mattina i medici hanno dichiarato la morte clinica. La famiglia ha deciso la donazione degli organi. Licitra da qualche giorno era tornato nella sua città natale per trascorrere un periodo di vacanza in attesa di ricevere il premio “Ragusani nel mondo” (la sua famiglia è originaria di Acate) che gli sarebbe stato consegnato a Ragusa il 3 settembre. La camera ardente verrà allestita martedì mattina nel foyer del teatro Massimo Bellini di Catania. La carriera di Licitra ebbe una svolta nel maggio 2002, quando sostituì Luciano Pavarotti alla Metropolitan Opera di New York per un allestimento della Tosca. L’opera, trasmessa su un maxischermo davanti al teatro, fu seguita da 3000 spettatori, che tributarono al debuttante un’ovazione di diversi minuti. L’artista siciliano aveva aperto la sua carriera nel 1998 in Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi messo in scena al Teatro Regio di Parma. Si era poi esibito alla Scala e alla Wiener Staatsoper, all’Opera Bastille a Parigi, alla Royal Opera a Londra, alla Staatsoper Unter den Linden e alla Deutsche Oper a Berlino, alla Staatsoper a Monaco di Baviera e ai teatri dell’opera di Roma, Firenze, Napoli, Oslo, Lisbona, Zurigo, Palermo e Torino.