In Calabria lo sciopero divide la Cgil dal Pd…

“Leggere  la dichiarazione del consigliere regionale Battaglia, sui giornali regionali e riferite alle sciopero generale contro la manovra che vedrà, per il nostro territorio, un’ importante manifestazione a Reggio Calabria mi lascia davvero attonito ed incredulo; la dice lunga  rispetto all’idea del ruolo del sindacato e della politica che continua ad “insistere” nella nostra terra. Ipotizzare che  un partito politico possa essere di riferimento ad un sindacato è ancora peggio che pensare che un Sindacato possa essere cinghia di trasmissione di un Partito.In entrambi i casi saremmo lontani dal presente. Mi permetto di dirlo, nel rispetto dell’ autonomia che, come Cgil, esercitiamo da sempre sul territorio. Mi viene spontanea la considerazione che i diritti dei lavoratori, la loro tutela, l’impegno generale per il miglioramento delle condizioni di vita  di tutti  debbano, in ogni caso, prescindere  da logiche  pretestuose di parte; è sarebbe   peggio se si tentasse  di sottoporle ai tatticismi delle  discussioni interne di  questo o  quel partito. Voglio sperare con forza che non ci sia nulla di tutto questo nei “dubbi” del consigliere Battaglia. Proprio ieri, riservando grande importanza, abbiamo ritenuto di inviare una nostra richiesta di adesione, oltre che ai  Sindaci del territorio,  ai partiti politici, illustrando le  ragioni dello Sciopero, confidando naturalmente tra quelle forze politiche ed istituzionali che  hanno manifestato  contrarietà alla manovra. Aggiungo per rimanere nel tema dei “dubbi” , inoltre,  che  in un recente attivo territoriale è stato  molto apprezzata la dichiarazione del Segretario Bersani che è intervenuto , nei giorni scorsi ,  per ribadire che il Pd deve essere ovunque si manifesta contrarietà alle scelte inique di questo Governo. In queste parole non leggiamo affatto un riferimento esclusivo , ci dispiace , piuttosto, che  le altre organizzazioni sindacali  non diano molte   occasioni di partecipazione al Pd. Lo sciopero del 6 settembre, per gli effetti di questa manovra, e per la straordinarietà che rappresenta la crisi nel nostro territorio  deve essere un occasione per tutti. Vogliamo fare alcuni esempi della drammaticità e dal bisogno di dare sfogo e proporre soluzioni alternative alla sofferenza di quanti hanno bisogno del Sindacato e della rappresentanza della  buona politica : stamane i lavoratori di ferrovie della calabria, preoccupati del loro futuro, hanno spontaneamente bloccato il trasporto pubblico locale; tra qualche giorno  per le stesse ragioni incroceranno le braccia  locride e piana ambiente , i precari dei cpi. Sono drammi questi che riguardano la vita di uomini e donne  in carne ed ossa? Poi, la politica, ci si è mai chiesta cosa pensano i Giovani del loro futuro in un Paese che gli  fa pagare  il prezzo più alto ed in una regione dove la disoccupazione è tra le più alte di Europa, dilagante e devastante? Questi sono i morivi senza se e senza ma che dovrebbero portare i politici ad essere al fianco di  chi protesta  e  a  farsi carico di sostenere le ragioni del cambiamento. Pertanto è giunta l’ora di uscire dalle vecchie logiche  di far politica, soprattutto, è il momento di accompagnare ogni mobilitazione con una grande partecipazione attiva  , favorendo  il protagonismo di tutti e lavorare affinché le nuove generazioni , che certamente non fanno i  calcoli  dei posizionamenti interni e dei sondaggi, diventino la migliore classe dirigente possibile. Nel nostro territorio allo Sciopero Generale si partecipa per chiedere che la manovra venga cambiata ma, soprattutto, per dar voce e speranza al cambiamento di una terra stretta  tra la crisi e la ‘ndrangheta! Mi chiedo ancora come può essere dubbioso chi , meglio di me,  sa che la bella fiaba  del  realizzare il modello Reggio in calabria si sta infrangendo su una Calabria più povera e piena  di difficoltà. Lo sciopero del 6 settembre è lo sciopero di tutti”. Lo dichiara in una nota stampa Antonino Calogero, segreteria generale Cgil Piana di Gioia Tauro.