Genova, la rappresentazione dell’odio da Caino all’11 settembre

Partenza mercoledì 31 agosto alle ore 21:00 per La rappresentazione dell’odio: da Caino all’11 settembre, quarta edizione della rassegna  Dialoghi sulla Rappresentazione, il progetto di Sergio Maifredi messo in scena da Teatri Possibili Liguria Palazzo Tursi di Genova. Apre mercoledi 31 agosto   Ascanio Celestini  e racconta la vendetta di Odisseo,  La strage dei Proci, dall’Odissea di Omero, XXII Libro, accompagnato da Gianluca Casadei alla fisarmonica, poi Marco Pesatori,  giovedi 1 settembre, con  Nati sotto contraria stella, l’oroscopo di Hitler, Stalin e Bin Laden. Il giornalista Marcello Veneziani  venerdi  2 settembre   con Odiologia italiana, una nuova branca del pensare, del sentire e dell’agire della nostra società, mentre Massimo Fini, autore dell’Elogio della guerra, Marsilio Editori, l’8 settembre, giovedi,  sarà interprete dell’Elogio dell’odio. Il 9 settembre Paolo Graziosi ed Elisabetta Arosio leggeranno i versi dell’odio della poesia italiana, con la lettura di Wislava Szymborska, Premio Nobel per la poesia tradotta in Italia da Pietro Marchesani. Titolo della serata  S’i’ fossi foco arderei lo mondo. Ultimo appuntamento il 10 settembre, sabato della Notte Bianca a Genova, con La rabbia e l’orgoglio di Oriana Fallaci letto dalla grande Franca Nuti: l’articolo scritto a New York da Oriana Fallaci appunto dopo aver assistito al crollo delle Torri Gemelle venne  pubblicato dal Corriere della Sera il 29 settembre 2001, dividendo l’Italia. Sempre alle 21, ad ingresso libero  a Palazzo Tursi, a Genova in via Garibaldi, eccetto l’incontro con Marco Pesatori, sempre alle ore 21, ma a Palazzo Bianco,  i Dialoghi sulla rappresentazione sono sostenuti dal Comune di Genova,  dalla Regione Liguria e dal Goethe Institut Genua diretto daRoberta Canu,  e godono della preziosa collaborazione della Fondazione Gaber. Il bookshop e’ curato da Book in the Casba. I Dialoghi sulla Rappresentazione sono un’esplorazione a 360 gradi sui modi e i luoghi della teatralità di oggi.Dopo il Teatro, il Denaro e l’Amore, quest’anno tema dei Dialoghi è l’Odio, dalla vendetta  arcaica alla potenza mediatica delle immagini della dstruzione delle torri gemelle l’11 settembre di 10 anni fa. L’esigenza di rappresentarsi è connaturata all’uomo, ma cambiano nel tempo i modi che l’uomo sceglie per rappresentarsi e cambiano i luoghi entro cui si rappresenta. La rappresentazione teatrale ha sempre avuto una sua peculiarità e un suo luogo deputato chiaramente riconoscibile. La tragedia greca negli anfiteatri a gradoni di pietra metteva in scena con appuntamenti annuali una sorta di psicoanalisi collettiva: l’eroe incarnava le paure, le gioie, le ansie della collettività – era come la collettività intendeva rappresentarsi. Il teatro elisabettiano così come la commedia settecentesca portavano in palcoscenico i vizi e le virtù della società di quei periodi, in strutture ben definite: il teatro shakespeariano in legno con il pubblico disposto su tre lati o il teatro delle corti italiane, con il principe al centro, i personaggi di spicco nei palchetti e il popolo in platea. Oggi il luogo teatro non ha una sua forma definita, prende la forma che l’architetto cui è affidato il progetto ha pensato di volta in volta, in un eterno mutare di idee e materiali, stili e messaggi , passando dalle scritte dei simboli dell’odio sui muri  fino alle immagini in diretta dell’assalto alle Torri. La rappresentazione va ben al di là dello spazio circoscritto del palcoscenico e pervade la nostra vita quotidiana: In qualche modo anche l’Odio o, meglio, la rappresentazione dello stesso cambia: da una forma “arcaica” della vendetta, di cui è epico emblema la strage dei Proci compiuta da Odisseo al suo ritorno da Troia, si arriva alle simbologie evocatrici dell’Odio e alla sua “moderna” rappresentazione mediatica, che, attraverso le immagini diffuse dai mass media, fissa indelebilmente nella memoria collettiva le tragiche sequenze di distruzione dell’11 settembre.

INCONTRI

Mercoledi 31 agosto  ore 21

L’ODIO ARCAICO. La strage dei Proci

ASCANIO CELESTINI, con  Gianluca Casadei alla fisarmonica

L’attore racconta la vendetta di Odisseo contro gli usurpatori della sua Itaca, dal  XXII libro dell’Odissea di Omero

Giovedi  1 settembre ore 21 PALAZZO BIANCO

NATI SOTTO CONTRARIA STELLA. L’oroscopo di Hitler Stalin Bin Laden

MARCO PESATORI

Le stelle e l’oroscopo delle grandi figure dell’odio  degli ultimi cent’anni negli affascinanti racconti di Marco Pesatori.

Venerdi 2 settembre ore 21

ODIOLOGIA ITALIANA. Il Novecento è finito, l’odio è rimasto.

MARCELLO VENEZIANI giornalista, scrittore

Il secolo delle passioni ideologiche è tramontato. Da effetto di una visione l’odio si è fatto visione, si è messo in proprio. Da qui l’ipotesi che sia nata una nuova branca del pensare, del sentire e dell’agire: l’odiologia.

Giovedi 8 settembre ore 21

L’ELOGIO DELL’ODIO

MASSIMO FINI giornalista, scrittore

La guerra: per migliaia di anni è stato un evento fondante per gli uomini e per i popoli, ha creato e distrutto equilibri, ha determinato il ruolo degli Stati e delle Nazioni e i loro rapporti di forza, ha marchiato il nostro modo di essere. Oggi la guerra ribussa alle nostre porte, torna di attualità.

Venerdi 9 settembre ore 21

S’I’ FOSSI FOCO ARDEREI LO MONDO. La poesia dell’odio

PAOLO GRAZIOSI  ELISABETTA AROSIO

Leggono i versi d’odio della poesia italiana e versi da “Vista con granello di sabbia” di Wisława Szymborska , premio Nobel per la poesia.

Sabato 10 settembre ore 21 Palazzo Tursi

LA RABBIA E L’ORGOGLIO

FRANCA NUTI  legge  ORIANA FALLACI

L’attrice Franca Nuti è chiamata a leggere l’articolo firmato  Oriana Fallaci scritto a New York dopo aver assistito all’attacco ed  al crollo delle Torri Gemelle e pubblicato il 29 settembre 2001 dal Corriere della Sera.