Rosarno, il boss Pesce esige rispetto dal suo sindaco!

Il sindaco di Rosarno, Elisabetta Tripodi, ha ricevuto una lettera, su carta intestata del Comune, a firma di Rocco Pesce, di 56 anni, che sta scontando nel carcere di Opera una condanna all’ergastolo. L’autore della missiva lamenta alcune attività svolte dall’amministrazione comunale come ad esempio la costituzione di parte civile nei processi contro la cosca Pesce e lo sgombero di un immobile occupato dalla madre e dal fratello del boss. Il sindaco di Rosarno nel Reggino ha ricevuto la lettera, spedita da Milano a mezzo raccomandata, in Comune e successivamente si è recata dai carabinieri per esporre quanto accaduto. “La cosa che più mi lascia perplessa – ha detto Tripodi – é che la lettera sia stata scritta su carta intestata del Comune. Ora toccherà ai carabinieri accertare l’autore della missiva, che è firmata con il nome di Rocco Pesce. Non sono spaventata ma semplicemente amareggiata. Non abbiamo mai svolto nessuna attività persecutoria ma semplicemente abbiamo compiuto atti amministrativi”. Stamane a Rosarno si è svolta anche una conferenza stampa alla quale hanno partecipato l’assessore comunale alla pubblica istruzione, Michele Brilli; l’assessore con delega al Commercio, Michele Fabrizio e Grace D’agata, consigliere del Pd. Gli esponenti dell’amministrazione comunale hanno raccontato quanto é accaduto senza voler fornire particolari sul contenuto della lettera. “Il sindaco – ha spiegato Brilli – nonostante sia ancora in ferie, è rientrata ieri, per una riunione straordinaria, e si é ritrovata tra le mani la busta incriminata”. Sono in corso le indagini dei carabinieri per accertare il reale autore della lettera e le modalità con le quali sia riuscito ad entrare in possesso della carta intestata del comune.