Abolire alcune Province non porta prospettiva di sviluppo

“Una manovra ingiusta, iniqua e che non indica alcuna prospettiva di sviluppo. Lo sgradito regalo di ferragosto del Governo Berlusconi, che segue le tante promesse fatte e non mantenute e le tante parole sulla chiusura della crisi ora smentite dai fatti, colpisce i cittadini che da sempre pagano le tasse, le famiglie, il ceto medio e non dà un concreto aiuto al mondo dell’economia”. Lo afferma il parlamentare del Partito Democratico Nicodemo Oliverio, capogruppo in Commissione Agricoltura alla Camera. “La ciliegina sulla torta – aggiunge Oliverio – è rappresentata dalla soppressione delle Province con meno di 300 mila abitanti. Non si capisce chi e perché ha stabilito quest’asticella, come se l’utilità di un ente come la Provincia si potesse giudicare dal numero dei residenti e non dalle problematiche economiche, sociali e territoriali che presenta. Si è detto anche che bisognava cominciare con i tagli ai costi della politica. Ma sono davvero queste le spese da eliminare? Oppure ci sono tanti enti inutili, con amministratori lautamente retribuiti, tante consulenze senza senso, tanti sprechi, che bisogna individuare ed eliminare? I costi della politica in Italia sono rilevanti, ma non bisogna commettere l’errore di intervenire a casaccio e, soprattutto, di penalizzare territori deboli e con incredibili e notevoli difficoltà ad intraprendere percorsi di sviluppo e di crescita. Crotone e Vibo Valentia – conclude Oliverio – sono due province strutturalmente deboli che pagherebbero nuove conseguenze con questa decisione annunciata da Tremonti. E’ davvero strano, anche se succede spesso, che, tranne qualche voce isolata, nessun rappresentante calabrese della maggioranza di governo si sia ancora espresso in merito. A volte, comunque, il silenzio dice più di tante  parole”.