Il parlamento italiano si occupi dell’emergenza umanitaria nel Mediterraneo

“Non si tratta di un giovedì nero per la borsa. E’ una giornata nerissima perché si è di nuovo consumata una tragedia del mare, di cui non abbiamo ancora chiare le dimensioni, che sembrano essere apocalittiche, e le dinamiche, per un presunto mancato intervento di una nave della Nato. Ciò che è certo che non possiamo continuare ad assistere ad un massacro nell’indifferenza generale. La politica italiana deve avere un sussulto di dignità. In un Paese civile, non esistono vite di serie A e vite di serie B. E’ importante invocare l’intervento degli organismi internazionali, ma il parlamento italiano non può più continuare a votare compatto il rifinanziamento delle missioni militari e disinteressarsi di ciò che succede nel Mediterraneo, che è sempre più un cimitero a cielo aperto. Il conto delle vittime, peraltro sconosciuto nella sua reale entità, è certo pari o superiore a quello di una guerra. Servono azioni diplomatiche e iniziative speciali sia di carattere legislativo, che di stanziamento risorse. Altrimenti saremo tutti ugualmente colpevoli”. Lo scrive in una nota Monica Cerutti, Responsabile Diritti e Cittadinanza Segreteria Nazionale Sel.