Vibo Valentia, la Cisl e la Uil fanno il distinguo dalla Cgil

“La Cisl e la Uil nel corso degli ultimi anni, a livello nazionale e naturalmente anche a Vibo Valentia hanno avuto modo di marcare una sostanziale differenza rispetto ad altre Organizzazioni sindacali, avendo ben chiaro il loro impegno quotidiano che è quello di rappresentare al meglio  le istanze dei lavoratori e per essi attuare tutte le iniziative necessarie, compresa quella di  contrattare e sottoscrivere accordi, per rispondere ai loro bisogni, oltre naturalmente ad adottare tutte le iniziative di lotta necessarie a smuovere le resistenze. Questa differenza, man mano che il tempo passa, si rende sempre più evidente e stride fortemente con la posizione di altri Sindacati dilaniati al loro interno e che hanno dimostrato nei fatti di detenere come primario obiettivo quello di fare politica, di agire come un partito politico e come un partito politico tentare di portare in piazza i cittadini senza il benché minimo risultato concreto, utile a ripagare i sacrifici che comporta l’astensione dal lavoro ed eventualmente la partecipazione a manifestazioni spesso distanti anche centinaia di chilometri. Misurando la propria azione non sulla base di ciò che ottiene a vantaggio dei lavoratori ma sul numero dei partecipanti alle proprie iniziative, attenta quindi più alla propria visibilità ed alla propria immagine  che agli esiti concreti delle vertenze messe in campo. Ciò detto, possiamo aggiungere che poco ci importerebbe tale comportamento se poi questo modo di essere non venisse propagandato come “da salvatori della Patria” e quello degli altri catalogato come “acquiescente”,oppure lamentarsi di essere snobbati nelle loro richieste di unità, dimenticando tutti i problemi di rapporto che ci sono non solo a livello confederale ma anche nelle varie categorie dove alcuni segretari hanno aperto delle vere e proprie campagne di odio contro le nostre organizzazioni. Non ci preoccupano, ma nemmeno ci fanno piacere, pensare di dover lavorare con chi pensa male di noi,senza che nessuno dica loro che è un comportamento sleale ed antiunitario ci sembra un obbligo che non ci sentiamo di sopportare. Vorremo che con i fatti  e non con i proclami si sostanziasse un vero e proprio modello di sindacato Confederale che punta ad una azione unitaria,noi su questo modello siamo pronti a confrontarci,senza tergiversare o ancora peggio nascondere le difficoltà che esistono e che sicuramente non appartengono a chi è arrivato ieri a Vibo, ma innegabilmente ci sono. Il collega Garufi, ha il suo bel da fare per mettere ordine ad una organizzazione che tanto in ordine non è, visto che è stato di colpo trapiantato da queste parti, per cui si impegni a costruire un sindacato che, al di là dei proclami e delle enunciazioni di principio, faccia sentire la sua presenza ramificandosi sul territorio come lui stesso dice di voler fare perché ne ha tanto bisogno e non si avventuri in giudizi sulle nostre organizzazioni giornalmente impegnate nella tutela concreta dei lavoratori e dei cittadini, su moltissimi fronti, dove spesso la Cgil non c’è”. Lo scrivono in una nota congiunta i segretari generali vibonesi della Cisl e Uil rispettivamente Sergio Pititto e Luciano Prestia.