Eurocoop, scontro mediatico tra comunisti e sindacati

Lo scontro fra i sindacati Cisl e Uil e le forze comuniste si fa aspro a suon di pubblicazioni sui giornali. Riceviamo a tal proposito una nota delle organizzazioni sindacali a firma rispettivamente di Luciano Prestia (Uil) e Sergio Pititto (Cisl) nella quale espongono le loro posizioni. “L’unico aspetto condivisibile è quello di non aver incluso la Cgil tra le organizzazioni sindacali che dovrebbero tutelare questi lavoratori, forse perché è anche da loro risaputo che quella organizzazione, completamente latitante sia riguardo la vertenza sui pagamenti che sul  prosieguo del progetto, nulla sta facendo al fine di risolvere i problemi dei pochi iscritti che pure ha. Sulle inesattezze: i 164 lavoratori non hanno affatto un contratto atipico ma sono dipendenti a tempo indeterminato, alcuni di essi part time e per questo hanno uno stipendio proporzionato alle ore che effettivamente svolgono,dipendenti a tempo indeterminato proprio grazie alla lungimiranza di alcune organizzazioni sindacali che a suo tempo ebbero la capacità di attivare le giuste sinergie ed una proficua concertazione, sfociata in un Piano d’azione comune” stipulato il 31 Dicembre 2007 e che portò sul territorio vibonese  un risultato insperato in termini occupazionali e di servizi. Questa esperienza, positiva dal punto di vista della concertazione,rivelò pesantissime crepe in ordine a molti altri fattori,primo fra tutti il rispetto del pagamento delle fatture da parte di enti a cui ha fatto comodo vedersi  erogare i servizi oggetto della Convenzione senza procedere al pagamento come da contratto d’appalto.. Questa situazione si è protratta per anni procurando esposizioni bancarie pesantissime alla Eurocoop che unica tra le aziende che conosciamo,per rispettare gli impegni assunti con i lavoratori e con gli enti previdenziali e fiscali si è fatta carico di enormi interessi bancari. Basta pensare che in alcuni  periodi di gestione del contratto l’azienda si è trovata ad anticipare addirittura un milione di euro ed oggi si può dire fortunata perché è esposta soltanto di oltre cinquecentomila euro. Di questi cinquecentomila euro la modica cifra di centosessantamila euro sono di fatture non pagate dall’Amministrazione Provinciale, quell’Ente che non onora né i debiti contratti con l’Eurocoop né con tante altre aziende e che annovera nelle file della maggioranza quella consigliera che rappresenta anche il Pdci ed i Comunisti Italiani che è stata determinante per l’approvazione del bilancio. Oggi l’Eurocoop ha già pagato gli stipendi su pressione dei sottoscritti,chiedendogli di credere ancora una volta alle promesse degli enti che un bel giorno pagheranno, ci fa piacere sapere che oltre al sindacato ci siano delle forze politiche vicine ai lavoratori,merce rara nella nostra realtà,quindi ora ci aspettiamo di avere il vostro sostegno quando come è gia successo attaccheremo enti ed istituzioni indifferenti ai problemi del lavoro e dell’occupazione. Finora siamo sempre stati soli nelle numerose denunce ed azioni di protesta,anzi spesso attaccati dalla casta politica e lobbistica che comanda in questo territorio”.