Firenzi, Renzi attacca i dipendenti comunali paragonandoli a Fantozzi

Dalla sigaretta al badge la guerra tra il sindaco Matteo Renzi ed i dipendenti comunali di Firenze è aperta.I dipendenti di Palazzo Vecchio, dice, gli ricordano il mitico ragionier Fantozzi Ugo e i suoi colleghi, che alla conclusione della giornata di lavoro si preparano alla corsa per timbrare, come se volessero battere un record, già un quarto d’ora prima. Ce n’è abbastanza per innescare un altro botta e risposta con i sindacati che, per inciso, Renzi giudica “l’organizzazione più lontana dalla mia generazione con più di un iscritto su due in pensione, mentre noi, se va bene, ci andremo a 70 anni. E hanno giri d’affari miliardari”. Il riferimento ai Fantozzi-fiorentini e ai sindacati (anche se quest’ultima critica non è nuovissima) è contenuta nell’intervista al giovane sindaco pubblicata da Sport Week, ma che è stata rilanciata dallo stesso sito web di Renzi. Larry Page e Sergey Brin, i fondatori di Google, dice, sono i suoi modelli: “Ho visitato la sede di Mountain View e sono rimasto folgorato. Niente badge, campi da ping pong, la parete per l’arrampicata. Mi piacerebbe che al Comune di Firenze si lavorasse così. Invece mi ritrovo coi dipendenti che timbrano alle 14 e già un quarto d’ora prima sono in coda col cappotto, pronti per uscire”. Tutti con un comportamento che, aggiunge, “chiamarli Fantozzi sarebbe far loro un complimento”. “Fantozzi sarà lui. Ci sono problemi di tagli che mettono a rischio i servizi comunali e lui gioca: è ora che cresca”, replica a stretto giro Stefano Cecchi, della Rsu del Comune di Firenze. “Forse – afferma Cecchi – Renzi è così avanti che non vede quello che sta accadendo: ma invece di giocare dia risposte serie sui tagli”. Proprio su questo la Rsu, il 7 luglio scorso, aveva chiesto al sindaco un incontro urgente, minacciando in caso contrario anche il ricorso allo sciopero. Cecchi ha spiegato che l’incontro è stato fissato per il 28 luglio. Ma il sindaco di Firenze ha le idee chiare: “Io non denigro i dipendenti comunali. Dico solo che chi ha la fortuna di lavorare in enti pubblici deve fare bene il proprio incarico, alla luce dei problemi economici che attraversa il nostro Paese. Oggi come oggi ci sono tanti cassintegrati e molte persone che hanno perso il proprio lavoro. Per questo ho detto e continuerò a esortare chi ha un’occupazione garantita come quella comunale o negli enti pubblici a comportarsi in maniera responsabile. Siccome ce ne sono molti che lo fanno, vorrei che fossero tutti a farlo al 100% delle loro possibilità”. Il “duello” con i sindacati, tuttavia, ha origini ben radicate: lo scontro sulla possibilità di tenere aperti i negozi il primo maggio chiamò in causa lo stesso segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. E un altro punto caldo lo toccò nel confronto altrettanto duro, sempre con la Cgil, a proposito delle vicende della tournee del Maggio Musicale Fiorentino in Giappone poi interrotta dopo diverse insistenze per il terremoto e l’allarme nucleare. Ora è la volta dei Fantozzi pronti al via, col cartellino da timbrare in mano.