Milano, Coin non ritira i modelli manichino dalle vetrine

“Non ravvisiamo alcun motivo per farlo” e la “promozione del prodotto che prevede questo genere di animazione continua secondo programma”. Lo ha ribadito il gruppo di abbigliamento al dettaglio dopo le polemiche scoppiate Milano sui due ragazzi esposti nella vetrina Coin di Piazza Cinque Giornate a Milano per pubblicizzare alcuni prodotti. La Cgil ha diffuso un comunicato di protesta. “Coin ricorda che la vetrina di un department store è il medium per eccellenza che permette di presentare brand e prodotti ricorrendo, a volte, all’interazione con i clienti – afferma il gruppo che opera con 3 marchi distinti, Coin, Ovs Industry e Upim – Per comunicare le nuove aperture nelle varie città italiane, ad esempio, Coin ha fotografato i cittadini e ha “ospitato in vetrina” gli scatti dei loro volti. Spesso le vetrine di Coin sono state teatro di performance di artisti, che hanno realizzato dal vivo la loro opera”. Il Gruppo ha infine ricordato che con le sue iniziative “ha dato lavoro a un elevato numero di ragazzi e ragazze, selezionati regolarmente tramite agenzia e retribuiti nel rispetto di tutte le normative”. Nonostante le proteste della Cgil, i modelli che da alcuni giorni movimentano la vetrina del Coin di piazza Cinque giornate a Milano sono tornati al lavoro, e tutti insieme hanno mostrato dei cartelli con scritto “Anche fare il modello è un lavoro”.