Soriano Calabro, nel silenzio la città perde l’ospedale San Domenico

Le non buone notizie diffuse  sul reale funzionamento della struttura sanitaria di Soriano Calabro (VV), da tempo, purtroppo, non definibile “Ospedale” per il continuo ed inarrestabile ridimensionamento dei servizi erogati, hanno rimesso in allarme la popolazione di Soriano e dintorni. Adesso si teme il peggio. La paventata chiusura della struttura sembra una decisione dietro l’angolo. Le “assicurazioni politiche” non reggono più. “La disposizione adottata dal vertice dell’Asp  concernente la sospensione dei ricoveri presso il centro riabilitativo cardiologico in regime di day hospital, conferma la volontà da parte degli amministratori di raggiungere gli obiettivi per l’applicazione dei contenuti del Piano di Rientro Regionale passando attraverso scelte pesanti  ed inderogabili ed oggi non più sopportabili da parte della popolazione”. Così senza mezzi termini Antonino Vecchio, sindacalista della Cisal. “Quest’ultima non ci sta e giustamente rivendica legittime scelte volte a confermare l’impegno assunto sin dal 2002 con l’allora direttore generale Santino Garofalo che al termine di una notte di trattative era riuscito, di concerto con prefettura e comune, ad attivare un piano di riconversione che avrebbe dovuto avere come obiettivo preminente la conferma dei servizi più adeguati alle esigenze di quel territorio. Progetto avviato ma che si è bloccato in fase di percorso. Oggi, infatti, alla luce delle scelte errate compiute negli anni passati e che hanno registrato il mancato supporto della classe politica, c’è da supporre che le speranze di garantire stabilità e funzionalità alla struttura si siano ridotte al lumicino. D’altra parte il tono della denuncia assunto dall’Aism, l’associazione italiana sclerosi multipla, protagonista con il Dg Rubens Curia di un concreto protocollo d’intesa rischia di saltare e andare a farsi benedire. Eppure quell’atto ha rappresentato, per come evidenzia in una nota, l’arch. Salvatore Lico, presidente della sezione di Vibo Valentia, un perfetto connubio tra associazioni di volontariato ed ente pubblico. Protocollo d’intesa, tra Asp e Aism,  che come si ricorderà non ha chiesto da parte della sanità pubblica vibonese un impegno finanziario ma soltanto un minimo di ottimizzazione delle risorse umane che già operano. Le prospettive sull’attività della struttura sanitaria di Soriano mettono  in difficoltà le persone affette da sclerosi multipla ( circa 300) impegnati ad effettuare cicli di fisioterapia principalmente presso la struttura sanitaria di Soriano. Non  possiamo non concordare – aggiunge Vecchio – con il presidente dell’Aism di Vibo Valentia Salvatore Lico quando avverte che “ non è assolutamente pensabile che nel 2011 ancora si parli di buchi finanziari nella sanità, che si debbono coprire a scapito dei cittadini e soprattutto delle fasce più deboli”.