Roma, tassa dei rifiuti più economica per i meno abbienti

Sconti medi di 20 euro, sulla tariffa rifiuti del 2011, per le famiglie composte da quattro persone, di 25 per quelle di tre persone con un figlio minore disabile. In sostanza: la prima applicazione concreta del quoziente familiare a Roma. La facilitazioni sulla Tia – che da quest’anno sostituisce la vecchia Tari – sono contenute in un emendamento presentato dal gruppo consiliare dell’Udc, che la giunta capitolina e la maggioranza di centrodestra hanno deciso di inserire nel bilancio di previsione 2011. Il provvedimento vale tre milioni di euro ma, come spiega Gianni Alemanno, «sarà interamente compensato dai risultati della lotta all’evasione della tariffa, senza alcun costo ulteriore a carico dei cittadini». Alessandro Onorato, capogruppo Udc in Campidoglio e primo firmatario dell’emendamento, parla di «risultato storico: finalmente possiamo dare un segno tangibile alle famiglie romane, messe a dura prova dalla crisi economica e dall’aumento dell’addizionale Irpef, ad oggi la più alta d’Italia – sottolinea Onorato – Ci auguriamo che questa prima sperimentazione sia l’apripista per rivedere l’intero sistema delle tariffe comunali». La Tia, peraltro, è direttamente proporzionale al numero di componenti del nucleo familiare. Quindi grava di più sulle famiglie più numerose. Il quoziente familiare è un tema particolarmente caro al partito centrista: “L’applicazione del quoziente familiare alla tariffa sui rifiuti nella città di Roma è la dimostrazione che l’Udc non fa chiacchiere, ma porta a casa risultati concreti per i cittadini – conferma il segretario nazionale Lorenzo Cesa – in questo caso per le oltre 160 mila famiglie della Capitale che usufruiranno di questa agevolazione”. Il provvedimento «potrà essere percepito come qualcosa di tangibile dalle famiglie, verso le quali ribadiamo l’impegno a 360 gradi di questa amministrazione», sottolinea l’assessore capitolino alle politiche familiari, Gianluigi De Palo. “A settembre si aprirà un tavolo di studio e di confronto sul quoziente Roma, con professionisti e docenti universitari – annuncia De Palo – Entro aprile 2012 comunicheremo le proposte da inserire nel bilancio del prossimo anno”. L’obiettivo dell’amministrazione, “è recuperare risorse importanti per sostenere le famiglie numerose – sostiene Andrea De Priamo, presidente della commissione capitolina ambiente – Sancendo il principio che la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti sia un problema di cui tutti dobbiamo farci carico”. Il risultato ottenuto in Campidoglio, sottolinea il vice presidente della Regione Luciano Ciocchetti, “è l’esempio di una politica seria, portata avanti evitando le solite e inutili contrapposizioni di facciata, ma pensando di più ai problemi e alle soluzioni per i cittadini”. Proprio dalla Pisana, infatti, si punta a proseguire sulla strada del sostegno alle famiglie: “A breve, si aggiungerà a livello regionale il nostro quoziente Lazio, che già dal prossimo anno contiamo di applicare alle tariffe degli asili nido”, annuncia Aldo Forte, assessore regionale alle politiche sociali. Intanto, la nuova proroga del termine per l’approvazione del bilancio di previsione 2011, spostata dal governo al 31 agosto, ha rallentato notevolmente il tour de force inizialmente previsto all’assemblea capitolina. Dopo la seduta di ieri, il voto sulla manovra e sulle delibere propedeutiche è slittato alla prossima settimana: i lavori dell’aula Giulio Cesare riprenderanno lunedì. “Così il bilancio sarà approvato con otto mesi di ritardo – attacca Gemma Azuni (Sel) – e sarà approvato in ritardo per la terza volta nei tre anni di giunta Alemanno”. Una buona notizia arriva intanto dalla manovra del governo. Tra i provvedimenti è stata inserita una norma per chiarire che “tutte le entrate del Comune di competenza dell’anno 2008 e dei successivi anni sono attribuite alla gestione corrente di Roma Capitale, ivi comprese quelle riferibili ad atti e fatti antecedenti all’anno 2008, purché accertate successivamente al 31 dicembre 2007”. Se sarà approvato, il testo sbloccherà definitivamente la restituzione di 700 milioni di euro al Campidoglio, che li aveva anticipati alla gestione commissariale del debito pregresso.