Trieste, le regionali sono nel 2013 ma è già battaglia nel centrosinistra

Due anni poco meno ed il Friuli Venezia Giulia sarà chiamato al doppio appuntamento (salvo incidenti di percorsi): politiche e regionali. E nel centrosinistra si apre ed accende il dibattito sulle primarie. Debora Serracchiani e Gianfranco Moretton, Roberto Antonaz e Igor Kocijancic, Giovanni De Lorenzi e Alessandro Corazza: i primi iscritti alla corsa anti-Tondo. Poi, certo, nel Pd il nome di Sergio Bolzonello rimane di primo piano. E il Sel conta su un ex segretario di Rc come Giulio Lauri. La partita deve ancora cominciare. Le primarie hanno lanciato Roberto Cosolini alla conquista di Trieste. Saranno ripetute, da statuto del Pd. A sinistra Antonaz e Lauri sono i più noti. Così come, in casa Idv, il capogruppo Corazza. Il segretario De Lorenzi? Difficile che i dipietristi tengano conto della carica. Più probabile che, non dovesse toccare a Corazza, mandino in campo un esponente di peso al di fuori della politica. Il toto-candidato sarà però l’ultima tappa nel percorso di costruzione dell’alternativa al governo Tondo. Programma e alleanza vengono prima, lo sanno e lo dicono tutti, a sinistra come nell’Italia dei valori. Non nascondendo un certo fastidio per l’apertura del Pd alle forze di centro. Non solo Moretton ma anche Serracchiani ha manifestato l’intenzione di allargare l’alleanza ai moderati. L’Udc, ha detto il segretario dei democratici, “è un potenziale interlocutore”. A sinistra e Idv questa ipotesi non piace nemmeno un po’. “Un nostro candidato alle primarie? Subordinato ad un accordo sugli assi programmatici – dice Antonaz- . Non si tratta di prendere tempo, siamo anzi stati gli unici a chiedere rapide dimissioni della giunta Tondo, richiesta che il Pd non sembra voler perseguire. Noi insistiamo: il centrosinistra si deve sedere a un tavolo e iniziare a discutere di programma. Solo dopo una prima intesa su quel fronte, potremo definire il perimetro dell’alleanza”. Allargata a chi? “Dubito si possa trovare un accordo con l’Udc, per non parlare di FLI ed ApI. Le offerte del Pd ci preoccupano molto». Anche Corazza si dice “perplesso” sull’apertura al centro e aggiunge: “Non abbiamo preclusioni sui nomi ma si tratta prima di condividere un programma. L’Idv ha una sua idea di centrosinistra che non è detto coincida con quella del Pd: è il punto chiave da chiarire”. Non ha meno dubbi Lauri del Sel: “Finché l’Udc resta quello che sostiene un governo che, per fare l’esempio del welfare, viola le normative europee, mi pare molto complicato aprire un dialogo”.