Siderno, Sansalone fratelli kalashinikov

I fratelli del crimine sono stati arrestati nella temibile Locride reggina. Avevano avviato una redditizia coltura di canapa indiana e detenevano un ben equipaggiato arsenale da guerra, ancora da capire se destinato alla vendita o all’uso diretto da parte dei due fratelli, Salvatore e Cosimo Sansalone, che i carabinieri descrivono come già conosciuti alle forze dell’ordine senza specificare per quali azioni. I militari della stazione di Siderno, comandata dal maresciallo Luigi Zeccardo, sotto la supervisione della compagnia di Locri attraverso il lavoro del maggiore Ciro Niglio, hanno così arrestato in flagranza di reato i due fratelli che, in due punti differenti della città coltivavano canapa indiana, in una vera e propria serra, con tanto di sistema di riscaldamento per le piantine, sistema di areazione, tutto a spese dell’elettricità comunale, alla quale si erano allacciati abusivamente, come hanno avuto modo di scoprire i carabinieri dell’eliportato di Vibo Valentia a supporto dei colleghi sidernesi. In tutto duecentosessanta piante di canapa indiana per un’altezza raggiunta di oltre un metro e ottanta. Una vera e propria coltivazione destinata probabilmente al consumo estivo purtroppo in aumento nelle stagioni calde. La serra era presumibilmente gestita da Cosimo, si trovava infatti nella sua abitazione di contrada Lenzi. In casa di Salvatore è stata rinvenuta invece la santabarbara bellica, una casa di campagna, in contrada Ferraro, nascosti in un forno a legna sette fucili, tra questi due Ak 47 Kalashnikov, fucili molto potenti, anche alcuni Thompson Mk Cal 45,  una innumerevole serie di pallottole. Tutte le armi avevano la matricola abrasa, sarà da chiarire se la detenzione era finalizzata alla vendita e a quali eventuali acquirenti potesse rivolgersi. I due fratelli sono stati trasportati al carcere di Locri per essere interrogati.