L’artista Ercole Fortebraccio esige rispetto per la Categoria

Gli artisti del pennello, dopo anni e anni di sfruttamento da parte delle commissioni per le estemporanee, hanno deciso di ribellarsi. E dell’azione di risveglio delle coscienze si fa promotore l’artista Ercole Fortebraccio. E’ pur  vero che attraverso queste manifestazioni l’artista fa le ossa, matura in mille cose, ma arrivare al punto di far pagare il pranzo ai concorrenti in una manifestazione del genere, ci sembra davvero eccessivo. Incoraggiamento all’arte, qualcuno ha il coraggio di chiamarla, ma Fortebraccio scrive ai colleghi: “Amici, colleghi, conoscenti e amanti delle estemporanee vogliamo porre fine allo  “schifo” che si sta creando nell’organizzazione delle estemporanee a scopo di lucro? Qualcuno prima di me, continua Fortebraccio, negli anni si ricorda bene quando i pittori venivano accolti con tutti gli onori e l’estemporanea era una festa del paese, del luogo, di tutti e della gente. Ci aspettavano con trepidazione ci accoglievano e ci preparavano anche il pranzo. Ci assistevano durante l’arco della giornata con bibite fresche e caffè. Ora? Dai non se ne può più. Sinceramente sono schifato a vedere estemporanee dove per partecipare chiedono 20 euro vedi Spezzano Albanese e dove bisogna pagare anche il pranzo e 25 euro a Praia a Mare ecc. E’ ora di dire basta, gli attori siamo noi e senza di noi l’estemporanea non ha successo. Dite cosa ne pensate e come regolarci”. Ma gli artisti non rispondono. Fortebraccio non ha valutato l’altro punto importante, quando alla fine di una manifestazione i lavori restano di proprietà dell’organizzazione che ha fornito solo la tela e giudicati poi da una commissione formata di gente che di arte non capisce nulla. I pittori, gli artisti amanti della estemporanea, hanno ancora necessità di acquisire quella forma di rispetto reciproco, prima cosa, dare il vero valore ai lavori dei colleghi nella stessa estemporanea e sempre e insieme  salvaguardare costruttivamente, evitando lo sfruttamento, trovare lo stesso entusiasmo e lo stesso rispetto di un a volta, senza avere timore delle critiche. Le estemporanee sono interessanti per tutti gli artisti, diventa un luogo d’incontro,dove ogni artista mette tutto l’impegno e acquisisce una carica nuova  e crear un dipinto in quella giornata, valido da meritare un premio. L’esperienza di Fortebraccio, l’artista  cresciuto con le estemporanee dimostra anche che tali incontri aiutano, stuzzicano la fantasia, la immediatezza delle idee, la genuinità. Ma l’artista Ambra Miglioranzi  la brava pittrice di Mestre che vive a Rosarno (RC) non vuole dare ad intendere che l’artista va all’estemporanea per mangiare, va per il piacere di creare e trascorrere insieme ai colleghi una giornata diversa fuori dalla sua bottega, ma cara  Ambra, l’artista non deve essere sfruttato, l’arte va incoraggiata.