Vibo Valentia, tribunale in difficoltà per tagli alle risorse interrogazione al Ministro Alfano

Il senatore calabrese del PdL Franco Bevilacqua, ha rivolto una interrogazione al Ministro della Giustizia Angelino Alfano sul caso giustizia a Vibo Valentia. “Premesso che nei giorni scorsi il procuratore della Repubblica Dott.Mario Spagnuolo ha lanciato l’allarme sul fondato pericolo che presso il Tribunale di Vibo Valentia non si possano celebrare i processi,  a causa di gravi difficoltà economiche cui lo stesso versa; Sembrerebbe non esservi più la possibilità di reperire a credito carburante per l’unica autovettura a disposizione che viene utilizzata sia per consentire al Gip di recarsi alla casa circondariale per effettuare gli interrogatori che per il trasferimento di atti dalla sede centrale ad altra sede in cui sono dislocati parte degli uffici; in Procura manca, tra l’altro, la carta per le fotocopie e i fondi per l’acquisto del toner coprono appena il 50% del fabbisogno. E’ arrivato un solo computer nuovo e non sembra ci sia manutenzione per quelli ormai vecchi e usurati.  La situazione non migliora nelle sezioni di polizia giudiziaria dove mancano computer, carta, toner e materiale di consumo; inoltre prosegue il pensionamento del personale amministrativo senza che ci sia copertura dei posti resi vacanti; si riscontra anche un permanente vuoto nell’organico dei magistrati anche a causa del perdurante  divieto normativo di impiegare i colleghi non ancora in possesso della prima valutazione di professionalità in attività democratiche penali; magistrati e personale amministrativo di fronte a tale situazione hanno continuato con impegno e senso di responsabilità a fare il loro dovere, hanno anche avviato progetti e convenzioni con le amministrazioni locali alla ricerca di risorse esterne per far fronte almeno all’emergenza; tutto quanto sopra esposto rappresenta solo in minima parte il senso delle condizioni di precarietà  cui sono costretti a lavorare i magistrati vibonesi; appare assolutamente grave che in un territorio in cui insiste un’elevata densità di cosche e pericolose organizzazioni criminali – come quello della Calabria – i Tribunali e le Procure della Repubblica operino in palese insufficienza di risorse, sia umane che strumentali; soprattutto nella provincia di Vibo Valentia, l’aggressione delle cosche allo Stato sta determinando  in questo periodo il massimo livello di allerta: progetti per uccidere pm, minacce continue e gravissime ai magistrati, attentati a imprenditori  e rappresentanti delle istituzioni locali; tale stato di cose non consente, ad avviso dell’interrogante, di dare risposte alle necessità palesate dalla collettività in tema di giustizia; se non ritenga opportuno considerare prioritari gli interventi per il sistema giudiziario calabrese e vibonese , in particolare, intraprendendo immediate azioni tese a reperire risorse e mezzi per garantirne la funzionalità”.