Vibo Valentia, conti in rosso la Provincia taglia su tutto

Il -10% sulle indennità, stabilito già lo scorso anno dal decreto Tremonti, è stato portato da Pasquale Fera, assessore provinciale al Bilancio, al -35%. Un provvedimento che coinvolge il presidente dell’Ente, gli assessori, il direttore generale, i dirigenti ed il collegio dei revisori. Per il nucleo di valutazione, invece, il taglio è stato del 50%. Per fare quadrare i conti si sono andati a spulciare i costi, le spese eccessive. In questa ottica le prime restrizioni hanno riguardato le utenze telefoniche. Tutti gli istituti scolastici sono stati passati ai “raggi x”. E in tal senso sono stati individuati risparmi per circa 200 mila euro. Tagli anche sui fitti passivi, anche in questo caso, il risparmio dell’ente ammonta a poco più di 200 mila euro. In pratica la Provincia non pagherà più i fitti del Provveditorato agli studi che sarà trasferito a palazzo Di Leo. La stessa cosa avverrà per quanto riguarda l’ufficio provinciale dei trasporti. Disposta anche la dismissione di tutti gli immobili non strumentali; ciò significa che è prevista anche la vendita di molti immobili come palazzo Romei, lo stesso palazzo Di Leo e la sede di rappresentanza di Tropea. Nell’elenco delle vendite anche tutti i reliquati stradali, piccoli appezzamenti di terreno richiesti da confinanti e derivanti da precedenti espropri. La cura dimagrante non prevede alcuna disponibilità per il presidente e gli assessori per quanto riguarda iniziative, sponsorizzazioni, contributi a cominciare da associazioni culturali, ricreative e sportive. È finita in sostanza l’epoca delle sagre e delle serate allietate da gruppi folkloristici. Altra voce significativa che scompare dal bilancio di previsione è quella dei manifesti di lutto: non peseranno più sulle tasche dei contribuenti ma saranno a totale carico degli interessati. Tutte iniziative sulle quali in passato, molto probabilmente, non si badava a spese. Ma, evidentemente, la situazione era diversa. Ma la scossa viene dal blocco delle assunzioni per tre anni che potrebbe mettere a rischio anche l’assunzioni dei nuovi dirigenti vincitori di concorso. Così come potrebbero cessare anticipatamente anche le prestazioni dei collaboratori degli assessori e dei componenti dello staff del presidente. Per il futuro, sotto la scure dei tagli potrebbero finire pure gli otto centri culturali dislocati sul territorio provinciale e le cui spese ricadono sulla Provincia.