Roma, la rivolta della cultura occupato il Valle
Un blitz di un centinaio di artisti e lavoratori dello spettacolo ha riaperto la sala che la liquidazione dell’Eti (Ente teatrale italiano) ha serrato in attesa della privatizzazione e che ora “rischia la chiusura”. Gli occupanti hanno intenzione di rimanere in platea per almeno tre giorni, organizzando anche spettacoli ed eventi per il pubblico, “per chiedere trasparenza e chiarezza sul destino di uno dei Teatri più importanti d’Italia attraverso la creazione di una commissione competente”. “Come l’acqua, l’aria ora la cultura” e “Riprendiamoci il Valle”, sono gli slogan che si leggono sugli striscioni che sono stati appesi dall’ultima galleria del teatro. “I lavoratori dello spettacolo auto organizzati che in questi mesi si sono mobilitati per i ripetuti attacchi subiti dal mondo dell’arte e del sapere, hanno occupato il Teatro Valle che “rischia la chiusura a seguito della soppressione dell’Ente teatrale italiano” spiegano gli occupanti. Gli occupanti hanno inoltre lanciato un appello, sottoscritto da moltissimi personaggi della cultura e dello spettacolo, da Franca Valeri ad Andrea Camilleri, da Toni Servillo a Fabrizio Gifuni, Elio Germano, Emma Dante, Anna Bonaiuto, Claudio Santamaria, Ascanio Celestini, Sabina Guzzanti, Maya Sansa e tanti altri. Nell’appello gli occupanti scrivono di volere “difendere il patrimonio artistico del Paese. Le politiche governative stanno dismettendo – scrivono – una funzione essenziale che la Costituzione italiana assegna allo Stato: la promozione e la tutela dei Beni culturali”. Pronta la replica del Campidoglio. “Sulla questione del Valle non sono solo rassicurazioni, le mie, ma molto di più. Abbiamo in giunta la delibera che ci consentirà di firmare il protocollo con il Ministero dei Beni culturali e quindi di mantenere pubblico il Valle facendolo passare dal Ministero all’amministrazione comunale. Stiamo lavorando già per un’assegnazione del Valle al Teatro di Roma”. Arrivato subito al Teatro Valle, appena appresa la notizia dell’occupazione, l’assessore alla Cultura di Roma Capitale Dino Gasperini ha incontrato una delegazione del gruppo di lavoratori e lavoratrici auto organizzati che hanno occupato il Valle. Di fronte alle richieste di alcuni esponenti della delegazione di vedere garantite la trasparenza e la chiarezza nelle procedure di bando pubblico, Gasperini ha replicato: “Non ho nessuna difficoltà a mettere insieme un gruppo di lavoro che verifichi questa operazione. Ragioniamo sul gruppo di lavoro che possa accompagnare la redazione del bando. In modo che abbiate tutte le garanzie per partecipare e non ascoltare. Il Teatro Valle ce lo teniamo saldamente in mano. Nessuno smantellamento, e questo è una garanzia evidente”.